Lecce, piazza Sant'Oronzo nel '700 conquista i viaggiatori. Ecco com'era

Lecce, piazza Sant'Oronzo nel '700 conquista i viaggiatori. Ecco com'era
di Stefania DE CESARE
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Domenica 20 Marzo 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 19:01

Ci sono cavalli e carrozze di passaggio e gruppi di cittadini intenti a camminare e discutere. A fare da cornice, il Sedile e la colonna che svetta al centro di una piazza diversa da quella attuale, ma su cui vigila il santo patrono della città. Una Lecce inedita raccontata tramite i disegni dei viaggiatori dei Grand Tour settecenteschi.

Proprio nei giorni in cui si è acceso il dibattito intorno alla realizzazione della copia della statua di Sant’Oronzo, con la campagna lanciata da Quotidiano per accelerare il ritorno in piazza del santo patrono, il cui simulacro manca ormai da tre anni, dal passato ecco una testimonianza delle trasformazioni della città.

L’importante contributo arriva dall’editore salentino Mario Congedo. «Ho seguito la battaglia di Quotidiano per il ritorno del simulacro di Sant’Oronzo nella sua posizione originaria sulla colonna terminale della via Appia - spiega - il ritorno comunicato grazie all’intervento della Banca Popolare Pugliese copre un vuoto molto sentito.

Per questo mi sento di condividere una serie di opere che raccontano la nostra città, e sono una testimonianza di assoluto valore del nostro passato».

In attesa di rivedere il santo patrono in cima all’Ovale (non l’originale ma appunto una copia che sarà realizzata grazie al finanziamento dell’istituto bancario e probabilmente di altri sponsor per un totale di 170mila euro), l’editore propone alcune immagini storiche che ritraggono una piazza mai vista, e diversa rispetto a quella attuale.
Unico punto riconoscibile è proprio il monumento del santo.

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Un documento straordinario

«Si tratta di uno straordinario documento di piazza Sant’Oronzo da me recuperato a Parigi circa quarant’anni fa – racconta Congedo - quest’opera è dovuta a Jean Louis Desprez, incisore parigino di fama europea, e nasce da uno schizzo conservato attualmente al Museo Nazionale di Stoccolma. Da questo schizzo, l’artista di ritorno a Napoli provvedeva a realizzare il disegno preparatorio per l’inserimento nel “Voyage pittoresque dans le Royaume de Naples” dell’abate Richard de Saint Non, ideatore e coordinatore dell’opera gigantesca in cinque grandi volumi, considerata notoriamente la più importante pubblicazione del Settecento francese, ricca di centinaia di acqueforti di straordinario valore documentario di tutto il Regno di Napoli».

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Tra gli schizzi eseguiti dagli artisti protagonisti dei Grand Tour d’Italia, e che attraversarono il Sud e la Puglia tra aprile e maggio 1778, ci sono anche quelli che immortalano il capoluogo salentino. Due le immagini riportate alla luce: la prima è un disegno preparatorio a penna e inchiostro bruno, lavis grigio; la seconda è uno schizzo della piazza, color seppia. Entrambe eseguite quasi certamente dall’artista Jean Louis Desprez.

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Ma il Barocco non piacque a tutti

«Il Barocco salentino non riuscì a entusiasmare Vivant Denon, pittore incaricato di organizzare un viaggio per esplorare i luoghi antichi della Magna Grecia, che infatti giunto a Lecce, una delle più belle città del Regno di Napoli, voleva subito ripartire – spiega ancora l’editore - mentre l’artista Jean Louis Desprez ha sfruttato le ore in cui è stato in visita a Lecce per eseguire numerosi disegni della città. Denon decise di non destinare queste vedute a un’ulteriore elaborazione da inserire nel volume, per cui alla città barocca viene dedicata una sola illustrazione, peraltro generica. Tuttavia bisogna rilevare che dei numerosi schizzi su Lecce, alcuni dei quali conservati a Stoccolma, altri in collezione privata, ci sono pervenute diverse versioni alcune trasformate in disegni illustrativi».

Anche Mario Congedo, quindi, auspica che la statua possa ritornare nella sua collocazione originaria. E nei prossimi giorni dovrebbe esserci una svolta. Il sindaco Carlo Salvemini ha annunciato che il Comune è pronto a lanciare l’iter dell’Art Bonus, approvando a stretto giro in Giunta una delibera di indirizzo. Il punto di partenza è l’iniziativa di sostegno di Bpp a cui farà seguito un appello alla cittadinanza per un sostegno popolare.

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