Antonio Verri e quel gesto che invita a entrare, al centro di un folto gruppo in posa davanti all’insegna del “mitico” Mocambo di Sternatia. Claudia Ruggeri legge una sua poesia al Castello Carlo V di Lecce. Un autoritratto di Antonio Massari, le tele di Edoardo De Candia. E ancora fotografie, opere d’arte, lettere e, su tutto, i testi: tracce di molti tra i protagonisti della storia culturale recente del Salento, il cui pensiero ha animato per 35 anni la rivista “Apulia”, trimestrale di approfondimento edito dalla Banca Popolare Pugliese.
Oggi il periodico, ideato dal presidente di allora Giorgio Primiceri e diretto dal giornalista Rai Aldo Bello, torna con le sue pagine migliori nel volume antologico curato da Lorenzo Madaro.
Il volume antologico
Un’occasione per ripercorrere l’evoluzione del dibattito culturale (e non solo) del territorio e delle sue connessioni con il panorama meridionale, nazionale ed europeo. Era questo il taglio dichiarato impresso ad Apulia da Aldo Bello, giornalista salentino cresciuto in Rai – prima come inviato speciale, in seguito direttore del Gr1 e del Televideo – che diresse la rivista ininterrottamente fino al 2010 (anno della sua scomparsa), riuscendo a coinvolgere firme come Carlo Azeglio Ciampi, Joseph Stiglitz, Mario Draghi accanto a personalità tra le più vivaci del panorama locale tra giornalisti, scrittori, docenti universitari, artisti, dando vita a una pubblicazione autorevole che non manca di suscitare interesse ancora oggi.
Il volume curato dal giornalista e critico d’arte Lorenzo Madaro si concentra sui temi della letteratura e dell’arte, riproponendo il lavoro di alcuni autori militanti.
Il curatore Lorenzo Madaro e il presidente Vito Primiceri
«La rivista della Bpp ha rappresentato una torre di avvistamento sistematica e di vasto respiro, grazie alla guida di Aldo Bello, in diversi ambiti della cultura, spaziando dall’economia alle arti visive – dichiara il curatore Lorenzo Madaro – l’intero archivio digitale di Apulia è disponibile sul sito della banca, ma la pubblicazione del volume antologico ha consentito di restituire una selezione del meglio di quelle pagine, utile anche alle nuove generazioni».
Accanto ai testi, anche un interessante apparato di immagini in cui spiccano le fotografie di Fernando Bevilacqua e diverse opere d’arte dall’archivio della Bpp. «È stata una stagione importante per la cultura salentina e pugliese, quella che si è sviluppata intorno alla rivista Apulia – commenta Vito Primiceri, presidente della Bpp– un lavoro prezioso, quello di Aldo Bello, e una crescita importante per tutti gli studiosi pugliesi che sulla rivista si sono cimentati con i problemi economici, ma anche sociali e culturali, che hanno caratterizzato quei 35 anni a cavallo di due secoli. Una rivista “glocal”, l’avrebbero chiamata adesso. Solo che era stata concepita e portata avanti quasi cinquanta anni fa».
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