Il “tempo” di Carofiglio corre verso lo Strega

Il “tempo” di Carofiglio corre verso lo Strega
di Claudia PRESICCE
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Venerdì 20 Marzo 2020, 12:36
Il suo libro che insegue la diversa misura del tempo nelle stagioni della vita, tra i più venduti del 2019 pur essendo uscito a novembre, ha convinto anche il Comitato direttivo del Premio Strega che ha scelto ieri (con qualche giorno d'anticipo sulla data prevista) i dodici candidati, tra i 54 proposti dagli Amici della Domenica, all'edizione 2020 del Premio Strega. Gianrico Carofiglio, scrittore dai grandi numeri ed ex magistrato pugliese, con il suo ultimo capitolo delle storie dell'avvocato Guido Guerrieri, "La misura del tempo", è tra i dodici autori che si disputeranno la cinquina.

Nel libro Guerrieri incontra un amore di gioventù quasi dimenticato e ricorda il sapore di un'estate di iniziazione e di passione: il caso da risolvere riguarda strettamente questa donna del suo passato così diversa e così uguale alla figurina incasellata nella sua memoria. Il fil rouge è una sottile riflessione sulla percezione del tempo, che va lento negli anni in cui la vita comincia e vola via in quelli dell'età adulta.

Ma veniamo a nomi e titoli della dozzina di quest'anno. Sono: Il colibrì di Sandro Veronesi, pubblicato da La nave di Teseo e proposto da Accademia degli Scrausi; La misura del tempo di Gianrico Carofiglio, pubblicato da Einaudi e proposto da Sabino Cassese; L'apprendista di Gian Mario Villalta, pubblicato da Sem e proposto da Franco Buffoni; Ragazzo italiano di Gian Arturo Ferrari, pubblicato da Feltrinelli e proposto da Margaret Mazzantini; La nuova stagione di Silvia Ballestra, pubblicato da Bompiani e proposto da Loredana Lipperini; Città sommersa di Marta Barone, pubblicato da Bompiani e proposto da Enrico Deaglio; Giovanissimi di Alessio Forgione, pubblicato da NN Editore proposto da Lisa Ginzburg; Almarina di Valeria Parrella, pubblicato da Einaudi e proposto da Nicola Lagioia; Tutto chiede salvezza di Daniele Mencarelli, pubblicato da Mondadori e proposto da Maria Pia Ammirati; Febbre di Johnatan Bazzi, pubblicato da Fandango Libri e proposto da Teresa Ciabatti; Breve storia del mio silenzio di Giuseppe Lupo, pubblicato da Marsilio e proposto da Salvatore Silvano Nigro; Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio di Remo Rapino, pubblicato da Minimum fax e proposto da Maria Ida Gaeta.

Con leggerezza e divertimento Gianrico Carofiglio accoglie la notizia della sua corsa nella dozzina dello Strega. «Trovo che ci sia una selezione di ottimo livello in questa dozzina dice lo scrittore ho letto alcuni libri e alcuni mi sono piaciuti, autori ed editori interessanti, ho sentito parlar bene anche di chi non ho letto. Sono contento ovviamente. Dicono che sono tra i favoriti a proseguire? Sappiamo che le previsioni sono un ottimo sistema per sbagliare previsione. Ma il mio spirito è quello di trovarmi in un'allegra competizione. È la mia cifra stilistica per partecipare ai premi in generale, e a questo in particolare: una dimensione di allegria e soprattutto una decisa pratica all'autoironia, cioè effettuare una rigorosa sorveglianza sul rischio di diventare ridicolo. Che poi è un rischio che corriamo sempre tutti quanti, ma poi ognuno bada per sé e lo gestisce come vuole».

Le luci accese su un premio letterario come questo sono sempre, e in particolare in questi giorni complessi, un modo per riprendere tono e accendere la luce su una cosa bella e importante come la letteratura italiana contemporanea. Fino a giugno e all'epoca della cinquina, si potranno leggere i dodici titoli e fare una propria previsione. «È sempre divertente seguire lo Strega con lo spirito delle competizioni sportive, anche se non di sport qui si parla continua Carofiglio ma lo spirito è quello di un gioco, serio ma sempre gioco».

Quando si parla di autori e libri è un gioco che ci piace, soprattutto perché fa risalire l'asticella sulle cose positive dello stare in casa: prendere in mano i libri, più del solito. «Io sto leggendo tantissimo spiega e mi sembra il modo migliore per dissolvere un po' di ansia che obiettivamente in questi giorni si fa sentire. E sto riuscendo anche a studiare molto, cose che volevo studiare da tempo, e quindi da questo punto di vista sto cercando di cogliere i dividendi di una situazione, complessivamente molto negativa, nella dimensione personale. È il momento di capire che tante cose che diamo per scontate invece sono importanti, e quando ci verranno restituite le apprezzeremo di più, proprio come avrebbero sempre meritato».

Sul fatto che nell'aria ci sia molto pessimismo Carofiglio ricorda che «quando si sta in mezzo al mare agitato si fa fatica a vedere la riva anche se è vicina dice però stiamo tranquilli, le epidemie finiscono». E poi suggerisce ancora di leggere tanto, magari anche libri comici: «Byron diceva: ridi ogni volta che puoi, è una medicina a buon mercato».

Carofiglio già nel 2012 entrò tra i finalisti dello Strega con Il silenzio dell'onda, e andò oltre la cinquina: «Fu l'unico anno che ne restarono fino in fondo tre invece che due spiega e anche in quel caso mi ritrovai, evitando stress agonistici che inevitabilmente possono innescarsi, a pensare ironicamente il tutto. Ho sempre in mente una frase, credo di Franklin: se non vuoi essere deriso sii il primo a ridere di te stesso. Mi piace molto questa posizione, e la consiglio».
 
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