In un Fondo a Lecce il patrimonio collezionistico, archivistico e librario di Carmelo Bene

In un Fondo a Lecce il patrimonio collezionistico, archivistico e librario di Carmelo Bene
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Giovedì 31 Ottobre 2019, 13:11 - Ultimo aggiornamento: 16 Febbraio, 15:47
Nascerà a Lecce un Fondo Carmelo Bene che riunirà l'enorme patrimonio collezionistico, archivistico e librario del Maestro e sarà fruibile in permanenza nel Convitto Palmieri di Lecce.
A Roma, in queste ore, è stato firmato un accordo storico tra Regione Puglia e gli eredi dell'attore salentino, la moglie Raffaella Baracchi e la figlia Salomè. Un atto che consente, finalmente, di riunire materiali smembrati da diversi anni in un unico spazio messo a disposizione dalla Provincia di Lecce presso il Convitto Palmieri, grazie a una fondamentale collaborazione con la Soprintendenza archivistica di Puglia e con la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le Province di Brindisi, Lecce e Taranto. Sarà un luogo di studio, aperto a studiosi, studenti e appassionati; sarà anche un luogo di ricerca, attraverso strette collaborazioni con differenti realtà nazionali e internazionali. 
 
 

Nello specifico, il patrimonio è costituito da un fondo librario contenente gran parte della biblioteca personale del Maestro, composta da circa seimila volumi, attualmente custoditi in parte presso il monastero delle suore benedettine di Lecce, in parte depositati presso il Castello Carlo V di Lecce; l’archivio contiene invece scritti, dattiloscritti, documenti, foto, materiale audio e video, materiale bibliografico, volumi, recensioni e testi critici. Tale archivio, conservato per alcuni anni presso la “Casa dei teatri” di Villa Doria Pamphilj di Roma, sottoposto a vincolo di tutela della Soprintendenza Archivistica per il Lazio e solo in parte inventariato, è ora custodito, per volontà delle eredi, in alcuni ambienti del castello Carlo V di Lecce, a cura della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Brindisi Lecce e Taranto. Un terzo fondo è costituito da una collezione di costumi ed elementi di scena, arredi e oggetti personali che si trovano presso l’abitazione di Bene, di proprietà delle eredi, a Otranto. 

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