Carlo Capasa: «In Puglia un centro di produzione tra artigianato e nuove tecniche»

Carlo Capasa: «In Puglia un centro di produzione tra artigianato e nuove tecniche»
di Eleonora Leila MOSCARA
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Sabato 19 Febbraio 2022, 05:00

«Una collezione zero che abbiamo deciso di presentare in anticipo rispetto ai tempi che ci eravamo posti, moderna, piccola con poche uscite che indicano il percorso che mio fratello Ennio ha iniziato e che vuole portare avanti, nel quale il mio sarà un ruolo strategico». 

Carlo Capasa è un fiume in piena e racconta emozionato e fiero il nuovo brand Capasa Milano, che sancisce il ritorno a gamba tesa, nel mondo della moda italiano, dello stilista otrantino in squadra con i suoi fratelli. «Per Costume National ero amministratore delegato - spiega - adesso avrò un ruolo molto meno attivo per una scelta personale e per via del lavoro che ho da svolgere nella Camera della Moda». 

Il claim scelto per questo ritorno previsto nelle battute iniziali della Settimana della Moda è “Before it stars” e infatti, nel preambolo dell’inizio e “Prima che tutto succeda”, il processo viene rivelato in fieri e gli appassionati della moda e di ciò che è stato il brand Costume, avranno la possibilità di scoprire quali tinte avrà questo nuovo e ambizioso progetto che porta con sé, non solo lo stile inconfondibile dello stilista: teso, essenziale e aperto alle contaminazioni, ma anche etica, valori, sostenibilità e nuove tecnologie.

«Capasa Milano rappresenta un concetto che va oltre il nostro cognome e racconta la storia che abbiamo sempre portato avanti – sottolinea il presidente della Camera della Moda - il nostro brand da sempre vuole essere atemporale e non concentrato sull’ego, la scelta di usare il cognome e non il nome dipende anche da questa volontà, infine volevamo celebrare e ringraziare la città di Milano, capitale della moda che ci ospita da quando avevamo 18 anni». 

Nei nuovi progetti spazio anche per la Puglia

Anche la Puglia avrà il suo spazio in questo lungimirante progetto, l’appartenenza al luogo di origine resta un punto fermo per i fratelli Capasa, l’amore per le radici si fa sentire forte nella decisione di coinvolgere il territorio nella produzione dei capi: «L’idea è quella di realizzare un piccolo centro tecnologico di produzione, dove l’artigianato e le nuove tecniche saranno protagonisti della stessa scena: tagli laser, saldature e cuciture andranno a braccetto anche con il punto a mano - racconta Carlo Capasa - da qui l’idea, seppur lontana, di creare delle capsule collection ad hoc che avranno il nome Capasa Salento o Capasa Puglia.

Se è vero che Milano rappresenta per noi il mondo del lavoro, la Puglia incarna quello degli affetti e del cuore».

Presente nella messa a terra del progetto anche la sorella Rita, da anni ormai in pianta stabile a New York: «Rita ha una formazione tipica americana, è dinamica, si sposta con grande facilità e si occuperà della parte marketing e distribuzione. Il suo sarà un ruolo fondamentale nella piena operatività del progetto».

Abiti di moda in affitto per chi non potrebbe permetterseli

Grande novità in assoluto nel mondo dell’alta moda italiana la possibilità, in pieno stile sostenibile, di utilizzare le tecniche del riuso, del riciclo attraverso il metodo renting: «Abbiamo sentito il bisogno di spingere su un’idea di modernità che rendesse la community protagonista – continua - non appena la parte digitale sarà pronta, avremo una sezione di renting e cioè chi lo desidera, per un’occasione speciale o una serata con gli amici, potrà affittare gli abiti. L’idea è quella di non sprecare nulla e di condividere il più possibile anche con chi magari, non può permetterselo. La gran parte della distribuzione sarà orientata on-line – conclude - e poi immagino pochi punti vendita e boutique inaspettate, hub o punti d’incontro della nostra community».

La sfilata zero di Capasa Milano del 22 febbraio al Teatro degli Arcimboldi sarà anch’essa inaspettata, una sorpresa continua in linea con lo spirito del progetto, la community sarà ancora una volta la protagonista indiscussa, i presenti parteciperanno all’evento con la percezione continua che qualcosa stia per accadere... before it starts.

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