"Bella ciao" italo-araba, tra Manduria e l'Algeria

"Bella ciao" italo-araba, tra Manduria e l'Algeria
di Nazareno DINOI
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Venerdì 22 Maggio 2020, 15:24 - Ultimo aggiornamento: 16 Febbraio, 20:43

Tra le tante privazioni sociali e affettive, il lockdown ha fatto un regalo alla musica internazionale con una fusione di stili che in altri periodi sarebbe stato impossibile realizzare: il vecchio gipsy jazz con il moderno reggaeton magrebino. Protagonisti di questa insolita unione, il chitarrista manduriano Dario Pinelli, tra i numeri uno al mondo del genere jazz manouche e il cantate algerino Faycal Mignon, star della musica araba vincitore del premio “Miglior Artista del Maghreb Unito 2018”.

Ad unire la storia e gli stili così diversi dei due artisti, le note di un brano internazionale senza tempo: Bella ciao. L’idea è partita dall’eclettico compositore manduriano che dal suo isolamento casalingo a Manduria ha richiamato i due strumentisti Ivano Corvaglia, manduriano, e Marco Iunco, di Oria e con loro, ognuno dal proprio “home studio”, hanno fatto rete con la star algerina che dall’altra parte del Mediterraneo arrangiava, nel suo stile, la stessa melodia.
 



Con l’accordo delle rispettive case di produzione, dai quattro artisti è venuta fuori l’originalissima versione reggaeton- manouche della storica canzone del partigiano per metà in italiano, interpretata da Pinelli dalla sua casa a Manduria, e per metà in arabo, cantata da Faycal dalla Somalia. Il tutto sorretto dal magistrale accompagnamento di Corvaglia e Iunco che con il chitarrista formano il “Dario Pinelli trio”.

Soddisfattissimo del risultato l’ideatore e compositore della versione italo-araba di Bella Ciao. «È stata una collaborazione nata per gioco in un momento della vita difficile per tutti - spiega Pinelli che racconta qualcosa del suo collega - Faycal è una persona speciale oltre che un grande artista e, seppure entrambi profondamente diversi nei generi, la musica ha dimostrato ancora una volta che non esistono contrasti e che l’arte non possa fondere armonicamente».

Il cantante algerino, fa sapere sempre Pinelli, è molto legato all’Italia e per questo ha voluto esprimere la sua vicinanza a questo Paese duramente colpito dall’epidemia di Covid-19. Non più di un mese fa ha condiviso sui social la sua versione di “Italiano vero” di Toto Cutugno.
L’arrangiamento di “Bella Ciao” che da oggi sarà diffuso sui canali social dei due artisti, custodisce un’altra particolarità legata al periodo di distanziamento sociale: per tutto il tempo delle prove e poi della registrazione, il batterista oritano, Iunco, era sottoposto ad isolamento sanitario fiduciario perché suo padre è risultato positivo al Covid-19.

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