L’arte del ‘900 in mostra: nasce la Fondazione Biscozzi-Rimbaud

L’arte del ‘900 in mostra: nasce la Fondazione Biscozzi-Rimbaud
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Mercoledì 2 Dicembre 2020, 10:07 - Ultimo aggiornamento: 10:22

Un viaggio nell'arte italiana e internazionale del Novecento, attraverso oltre duecento importanti opere tra dipinti, sculture e grafiche di grandi artisti dello scorso secolo, da Filippo de Pisis ad Arturo Martini, da Enrico Prampolini a Josef Albers, e poi Alberto Magnelli, Luigi Veronesi e tanti altri, con un particolare riferimento agli anni Cinquanta, Sessanta e Settanta: Fausto Melotti, Alberto Burri, Piero Dorazio, Renato Birolli, Tancredi Parmeggiani, Emilio Scanavino, Pietro Consagra, Kengiro Azuma, Dadamaino, Agostino Bonalumi, Angelo Savelli, Mario Schifano.


Opere raccolte in quasi mezzo secolo in una collezione privata, quella dei coniugi Luigi Biscozzi e Dominique Rimbaud, e che ora diventeranno il cuore di un nuovo spazio espositivo per l'arte contemporanea a Lecce: la Fondazione Biscozzi-Rimbaud che il prossimo 6 febbraio verrà inaugurata in un palazzo storico al civico 4 di Piazzetta Baglivi, nel cuore del capoluogo salentino, e che dal giorno successivo sarà aperta al pubblico.
Luigi Biscozzi era nato a Salice Salentino nel 1934 ed è stato uno dei più autorevoli professionisti nel settore della consulenza fiscale e tributaria in Italia. Appassionato d'arte, respirò l'atmosfera della Milano degli anni Sessanta, il bar Jamaica a Brera con i fotografi Mulas, Dondero, Alfa Castaldi, ma anche Lucio Fontana, Piero Manzoni, Ettore Sordini, Angelo Verga, Dadamaino e giornalisti, scrittori, critici d'arte. Nel 1969 iniziò a collezionare, un anno dopo conobbe a Parigi Dominique Rimbaud che diventò sua moglie e con la quale ha condiviso per oltre quarant'anni la passione per l'arte, viaggiando per Biennali e mostre internazionali, interessandosi al dibattito, anche politico, tra realismo, figurazione, informale, astrazione.

Ampliando e arricchendo la collezione che documenta una parte importante dell'arte italiana e internazionale del Novecento.


Nel settembre del 2018 Biscozzi purtroppo scompare, ma prima aveva espresso la volontà di condividere la collezione e di renderla disponibile al pubblico, nel proprio territorio d'origine: «Ho un debito di riconoscenza nei confronti della mia città di Lecce - aveva scritto - mi ha dato la sua bellezza e una base scolastica che mi ha consentito di proseguire gli studi a Milano».


È stata sua moglie Dominique, presidente della Fondazione costituita nel 2018, a far diventare realtà il sogno del marito di creare a Lecce la sede espositiva della Fondazione Biscozzi-Rimbaud, riconosciuta di pubblico interesse. Sarà un centro delle arti in cui verranno esposti in maniera permanente una selezione dei migliori pezzi della collezione, ci sarà una biblioteca specializzata, si farà attività didattica e si ospiteranno mostre temporanee di arte del XX e XXI secolo. La direzione tecnico-scientifica della Fondazione e la curatela della collezione sono state affidate allo storico dell'arte Paolo Bolpagni e l'incarico di progettarne la sede allo studio Arrigoni Architetti.

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