Andrea Delogu: «Il mio libro distopico, per essere presenti»

Andrea Delogu: «Il mio libro distopico, per essere presenti»
di Federica SABATO
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Giovedì 11 Agosto 2022, 05:00

Bella, talentuosa, simpatica e anche ironica: è Andrea Delogu, speaker radiofonica e conduttrice televisiva, in questi giorni nel Salento per presentare a Nardò e a Tuglie il suo ultimo libro “Contrappasso”, edito da HarperCollins. Andrea Delogu sarà stasera alle 21 in Piazza Cesare Battisti a Nardò (dialogano con l’autrice Danilo Siciliano e Valeria Blanco), domani alla stessa ora nel Museo della Civiltà Contadina a Tuglie (con lei dialogherà Ilaria Macchia).

Tra i suoi successi, Andrea Delogu nel 2021 ha ricevuto dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella una delle più alte onorificenze al merito ed è stata nominata Cavaliere della Repubblica italiana. Ha raccontato la sua infanzia con “La collina”: una storia di riscatto, di forza, coraggio e determinazione; con tutto il suo cuore e il suo impegno ha scritto “Dove finiscono le parole”, un insieme di testimonianza e terapia, sulla dislessia, il “suo” disturbo specifico dell’apprendimento con cui si è abituata a convivere, facendolo diventare un punto di forza e non di debolezza. L’abbiamo vista, lo scorso autunno, nel suo programma “Tonica” andato in onda su Rai 2. E quest’estate è stata protagonista nelle piazze italiane con lo show musicale Tim Summer Hits, al fianco di Stefano De Martino. Ora Andrea è nella “sua” Tuglie, a casa della nonna, per trascorrere anche qualche giorno di relax in compagnia del nuovo fidanzato. Da sempre infatti, Andrea, torna in vacanza nel Salento, al quale è molto legata fin dall’infanzia.
Il libro che presenta in questi giorni racconta una storia spaventosa e avvincente che tiene il lettore incollato a ogni pagina, popolata da personaggi e situazioni indimenticabili. E’ un romanzo distopico, in cui ogni essere umano che uccide un animale muore della stessa morte.

Da dove nasce l’idea di scrivere “Contrappasso”? 

«E’ nata durante il primo lockdown: un giorno ho comprato delle cicale di mare fresche e ho iniziato a cucinarle.

Dopo averle buttate in padella, mi sono accorta che erano ancora vive e si contorcevano per il dolore. Quell’immagine mi ha scioccata, tanto che non sono riuscita a mangiarle: quella sera stessa ho scritto le prime trenta pagine del libro».

Questo romanzo impone una serie di riflessioni, tra cui quella sui rapporti umani e sul rapporto uomo-ambiente. Sono riflessioni che hai fatto in primis dentro di te?

«Sì, sono riflessioni che mi porto avanti da tantissimi anni, perché in alcuni momenti succede di sentirsi vittima di determinati atteggiamenti da parte degli altri, tanto da chiederti: ma non è che sono io la cattiva? La sbagliata? Per capire meglio me stessa e tanti meccanismi dei rapporti umani vado in analisi. In questo libro non ci sono risposte a queste riflessioni, ma la lettura ti impone delle domande. Questo non è un libro rassicurante, tutt’altro: ti mette nelle condizioni di essere presente».

Dopo “La collina”, “Dove finiscono le parole” e “Contrappasso”, stai pensando a un prossimo libro?

«Assolutamente si, mi piacerebbe seguire il filone distopico, perché mi appassiona molto. Con Contrappasso ho capito di poter inventare e scrivere qualcosa di valido non basandomi sulla mia vita, quindi non vorrei fermarmi. Nel prossimo libro, però la protagonista sarà proprio mia nonna, una donna del sud, di Tuglie, forte, emancipata per quelli che erano i suoi tempi. Una donna che mi è stata sempre vicina, che ha seguito i miei successi e mi ha incoraggiata: a lei ero molto affezionata».

Siamo abituati a sentirti in radio; ti abbiamo vista in tv con Tonica e Tim Summer Hits, quali sono i progetti per il futuro?

«Oltre al fatto che “Contrappasso” potrebbe diventare una serie e che continuerò a fare radio, sto scrivendo un monologo da portare in teatro. Il titolo è “40 e sto” ed è il racconto di quello che donne e uomini vivono: uno spaccato del vissuto di tutti noi. E poi mi piacerebbe ritornare in tv con una nuova edizione di “Tonica”».

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