Caso Moro, per la prima volta in mostra le carte segrete dello statista

Caso Moro, per la prima volta in mostra le carte segrete dello statista
di Laura Larcan
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Giovedì 8 Maggio 2014, 17:05 - Ultimo aggiornamento: 17:07
Le domande dei carcerieri e le risposte di Aldo Moro. Parole lucide, chiare e risolute che riempiono 420 carte, il cuore dell'estrema confessione politica dello statista democristiano.



Sono i fogli del Memoriale di Moro, le fotocopie originali del testo autografo, quelle che vennero sequestrate a Milano nell'ottobre del 1990, in via Monte Nevoso, dov'erano nascoste dietro un pannello sotto la finestra dell'appartamento, dodici anni dopo il rapimento, la prigionia e l'assassinio di Moro, consumatisi nel 1978. Una documentazione preziosa che oggi viene presentata all'Archivio di Stato di Roma (diretto da Eugenio Lo Sardo) grazie al secondo versamento anticipato da parte della Procura della Repubblica di Roma dei fascicoli sul caso Moro. Le carte del Memoriale, che arrivano a Sant'Ivo alla Sapienza dopo il versamento nel 2011 del processo Moro e le lettere scritte durante il sequestro, diventano protagoniste della manifestazione "L'archivio e' aperto: la forza della memoria" organizzata in occasione della Giornata della memoria delle vittime del terrorismo. E proprio oggi, la Sala Alessandrina (all’Archivio di Stato) apre al pubblico una mostra, "Ritratti della Repubblica", in cui sono esposti per la prima volta alcuni esemplari del Memoriale di Moro.







DUECENTO METRI DI FOGLI

«Pochi giorni dopo il sequestro a Milano, le carte vennero trasferite nella Capitale perche' il caso era di pertinenza della Procura di Roma», racconta l'archivista Michele Di Sivo responsabile della documentazione e curatore dell'evento. Il testo delle risposte di Moro alle domande dei brigatisti non e' conservato in originale, probabilmente distrutto, e le carte finora studiate sono solo trascrizioni e riproduzioni. L'unico "originale" e' la versione ritrovata a Milano. Nonostante non siano scaduti i 40 anni previsti dalla legge per visionare le carte processuali, l'Archivio di Stato ha ricevuto il nuovo versamento. «I fogli furono trascritti nel '93 da Francesco Biscione, che lavoro' su fotografie fatte eseguire dalla Commissione parlamentare sulle Stragi, e successivamente studiate da Miguel Gotor - dice Di Sivo - Ora abbiamo il documento originale, e su questo istituiremo un gruppo di lavoro di specialisti per intraprendere un'operazione di studio analitico e comparato con le carte del processo e del sequestro». Ben 200 metri lineari di fogli. «L'impresa risente molto del nuovo spirito di apertura indicato dalla Magistratura e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri sulla necessita' di fare chiarezza su un periodo difficile della storia italiana, dalla seconda meta' del '900». La mostra non risparmia emozioni. Sfilano le immagini dell'Archivio Flamigni dedicate ad Aldo Moro, dai comizi degli anni '50 a quelli degli anni '60, agli incontri di un'epoca come con Federico Fellini o Domenico Modugno, fino alla stagione degli anni '70 del compromesso storico.



POLAROID

Spiccano, poi, le due polaroid scattate dalle Brigate Rosse a Moro durante la prigionia, un volto che tutti conosciamo nelle pubblicazioni di giornali ma che nessuno ha mai visto nell'originale. E si e' deciso di inserire nel percorso anche alcuni comunicati delle BR. E ci sono le carte del Memoriale: cinque fogli, di cui tre relativi allo scandalo Lockeed e due che rappresentano la risposta di Moro sulla politica della strategia antiguerriglia della Nato. Da giugno la commissione comincera' a lavorare. Aspettative? «La componente emotiva e' forte, ma da archivista di Stato posso dire che studieremo per fare chiarezza mettendo insieme tutti i pezzi, cio' che c'e' e i tasselli mancanti. Non sappiamo se da queste carte possa emergere la necessita' di fare ulteriori verifiche».