Al Teatro Petruzzelli di Bari i Premi Nobel per la Pace 2015

Al Teatro Petruzzelli di Bari i Premi Nobel per la Pace 2015
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Sabato 27 Febbraio 2016, 13:31

Si è tenuto questa mattina nella cornice del Teatro Petruzzelli l’incontro “Avvocatura e impresa protagonisti della democrazia” organizzato dall’Ordine degli Avvocati di Bari e dalla Fondazione Scuola Forense Barese con il sostegno di Ance Bari e Bat e Confindustria Bari e Bat.
Ospiti d’onore dell’evento l’avvocato Abdelaziz Essid e mr.Mohamed Ben Cheikh, rappresentanti di due delle organizzazioni del “Quartetto del Dialogo Nazionale Tunisino” insignito del Nobel per la Pace 2015.


L’avvocato Abdelaziz Essid e mr.Mohamed Ben Cheikh hanno rievocato i moti rivoluzionari della Primavera Araba che si svilupparono tra la fine del 2010 e l’inizio del 2011 in diverse nazioni della cultura araba, attraversate da allora da agitazioni e proteste che hanno portato a repentini cambiamenti di governo e a conflitti che ancora oggi attanagliano l’area del Mediterraneo. I due ospiti hanno ricordato l’attività del Quartetto del Dialogo tunisino (formato dall’Unione Tunisina dell'Industria, del Commercio e dell'Artigianato, la Lega Tunisina per la Difesa dei Diritti dell'Uomo, l’Ordine Nazionale degli Avvocati di Tunisia e l'Unione Generale Tunisina del Lavoro) e il suo ruolo determinante di mediazione tra le diverse forze politiche tunisine; il pacifico processo politico così avviato ha messo il Paese nelle condizioni di creare una Costituzione e un sistema di governo in grado di garantire i diritti fondamentali a tutto il popolo tunisino indipendentemente dal genere, dal credo politico o religioso. 

«La storia che oggi raccontiamo - ha introdotto la direttrice della Scuola Forense Barese Flora Caputi - è una storia di splendida rivendicazione di diritti e di libertà democratiche e, insieme, di aspirazione al lavoro e alla stabilità economica. Non a caso i protagonisti della rivoluzione tunisina sono stati anche i giovani disoccupati che, insieme agli avvocati e alle altre componenti della società civile, hanno agito e sofferto rifiutandosi di rinunciare agli ideali e alle utopie. E’ questo -  ha sottolineato Caputi - un segnale importante per i giovani aspiranti avvocati che ho l’onore di rappresentare, perché insegna che credere nel valore della soluzione negoziata di tutte le crisi, acquisire la consapevolezza del proprio ruolo sociale e restare fedeli alle proprie aspirazioni, consente di essere uomini e donne – prima ancora che professionisti – diretti verso un futuro certo».       

«La convinzione che il nostro cliente, il cittadino, vada sempre difeso, non solo nei tribunali ma anche nelle strade, esprime il senso della funzione sociale dell’Avvocato – ha dichiarato durante il suo intervento il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Bari Giovanni Stefanì - che anche noi oggi ci sforziamo di affermare, nella consapevolezza che non basta l’enunciato di una norma di legge, ma serve l’esempio concreto da parte di ciascuno di noi nella vita di tutti i giorni. Questo impegno sociale assume maggior peso se condiviso con le altre componenti della nostra società e, fra queste, assume una grande rilevanza l’impresa. Avvocatura e impresa sono imprescindibili risorse del Paese e per il Paese possono, insieme, svolgere un ruolo determinante per la ripresa anche economica, instaurando un dialogo costruttivo con le altre forze sociali e politiche. Ciascuna nell’ambito della propria autonomia e indipendenza».

Protagonista dell’incontro anche l’imprenditoria del territorio che ha fornito il proprio punto di vista sul rapporto tra avvocatura e impresa attraverso.
«La cultura – ha sottolineato il presidente di Ance Bari e Bat Beppe Fragasso - deve favorire la politica dell’incontro tra razze e religioni diverse; tra le diverse culture quella d’impresa può svolgere l’importante ruolo di volano misurandosi quotidianamente con la vita e il progresso delle nazioni. Come per l’Europa il processo di aggregazione ha arginato la congiuntura di crisi, così auspichiamo che l’unità dei popoli del Nord Africa possa risolvere, in un processo di distensione, il clima di guerra alimentato da gruppi terroristici che poco hanno a che fare con la religione. Al contrario, come ricordato più volte dal Pontefice, che in queste ore sta accogliendo in udienza i rappresentanti di Confindustria, il dialogo tra uomini e donne di religioni differenti è sempre portare di frutti di pace e giustizia».

All’evento hanno preso parte anche il sindaco di Bari Antonio Decaro, la coordinatrice dell’Avvocatura Regionale della Puglia Rossana Lanza, il rettore dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro Antonio Felice Uricchio e il coordinatore delle Commissioni Diritti Umani e Mediterraneo del Consiglio Nazionale Forense Francesco Caia.

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