Agrigento capitale italiana della cultura 2025: ​sfuma il sogno di ​Monte Sant’Angelo

Le altre 9 finaliste erano Aosta, Assisi (Perugia), Asti, Bagnoregio (Viterbo), Monte Sant'Angelo (Foggia), Orvieto (Terni), Pescina (L'Aquila), Roccasecca (Frosinone) e Spoleto (Perugia)

Agrigento capitale italiana della cultura 2025: proclamazione a Roma con il ministro Sangiuliano
​Agrigento capitale italiana della cultura 2025: ​proclamazione a Roma con il ministro Sangiuliano
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Venerdì 31 Marzo 2023, 12:28 - Ultimo aggiornamento: 26 Aprile, 12:03

Sfuma il sogno della Puglia e segnatamente di Monte Sant'AngeloAgrigento è stata designata Capitale italiana della cultura per il 2025, traguardo prestigioso per la terra millenaria dell'isola che coincide proprio nell'anno del Giubileo. 

L'annuncio è arrivato come da programma stamattina dal ministro Gennaro Sangiuliano al fianco del presidente della Commissione di esperti, il giornalista Davide Desario.

Le altre città candidate, oltre alla vincitrice, erano Aosta, Assisi (Perugia), Bagnoregio (Viterbo), Monte Sant’Angelo (Foggia), Orvieto (Terni), Pescina (L’Aquila), Roccasecca (Frosinone) e Spoleto (Perugia).

Il programma

Agrigento punta tutto sul progetto di rilancio della terra in termini accoglienza e inclusione coinvolgento l'isola di Lampedusa e i Comuni piu prossimi nel territorio.

Un piano che fa sistema veicolando la cultura del patrimonio locale puntando l'attrattività verso i giovani da tutto il mondo.

Il mare, l'archeologia, l'arte secolare, l'anima siciliana fatta di poesia e bellezza, e cucina locale. Soddisfatto Sangiuliano che comunque ribadisce le difficoltà di scegliere tra le dieci super finaliste arrivate alle audizioni di lunedì e Marte scorsi. Agrigento superò infatti candidate come Asti, Assisi, Spoleto, Bagnoregio.

"La commissione ha agito autonomamente e ha operato una scelta adeguata recuperare e sviluppare questa grande storia", ha detto Sangiuliano.

 

Che ha anche annunciato una novità: «Dal prossimo anno avremo la nomina anche della Capitale italiana dell'arte contemporanea. Lanceremo dunque una nuova triade: quella composta dalla Capitale della cultura, del libro e del contemporaneo. I comuni possono quindi candidarsi per diventare la scena di riferimento di progetti di sviluppo contemporaneo».

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