Contagi da variante, nuovo balzo dei casi: ieri sfiorati i 20mila. Sos terapie intensive

Contagi da variante, nuovo balzo dei casi: ieri sfiorati i 20mila. Sos terapie intensive
di Simone Pierini
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Venerdì 26 Febbraio 2021, 05:01 - Ultimo aggiornamento: 10:41

Con la variante inglese (ma non solo) che si diffonde a macchia d'olio su tutto il territorio italiano, iniziano ad emergere i primi effetti sull'andamento del contagio. Il dato nazionale ieri ha sfiorato i ventimila casi positivi in un giorno (seppur con 353.704 tamponi), oltre a 308 decessi. Negli ultimi quattro giorni sono quasi 60mila i contagi, oltre quindicimila in più rispetto agli stessi giorni della scorsa settimana. Secondo l'ultimo monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe nella scorsa settimana si è registrata «un'inversione di tendenza» degli indicatori «con un incremento che, a livello nazionale sfiora il 10%, segno della rapida diffusione di varianti più contagiose». Nella settimana 17-23 febbraio in ben 74 province su 107 (68,5%) è avvenuto un incremento percentuale dei nuovi casi rispetto alla settimana precedente, con valori che superano il 20% in 41 Province. In undici Regioni sono aumentati i casi attualmente positivi per centomila abitanti e in dieci Regioni è salito l'incremento percentuale dei casi totali.

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VARIANTE INGLESE Secondo i dati dell'Istituto superiore di sanità la variante inglese è del 37% più contagiosa del ceppo originario del virus, con una incertezza statistica che varia dal 18% fino a punte del 60%. «La stima induce a considerare l'opportunità di più stringenti misure di controllo che possono andare dal contenimento di focolai nascenti alla mitigazione», si legge nell'aggiornamento delle Faq sul sito dell'Istituto.


ALLERTA TERAPIE INTENSIVE Per l'ultimo rapporto Agenas salgono a otto le regioni che superano la soglia critica del 30% dei posti letto in terapia intensiva occupati da pazienti Covid.

Si tratta di Abruzzo (37%), Friuli Venezia Giulia (33%), Lombardia (33%), Marche (36%), Molise (36%), Provincia autonoma di Bolzano (35%), Provincia autonoma di Trento (39%), Umbria (57%).


BOLOGNA ARANCIONE SCURO Intanto nella provincia di Bologna è stata istituita da ieri una zona arancione scuro che prevede lo stop alle scuole dalle elementari in su. «Siamo nel pieno del terzo picco della pandemia di coronavirus», ha dichiarato l'assessore regionale alla Salute dell'Emilia-Romagna Raffaele Donini. In attesa dei dati del monitoraggio della cabina di regia da lunedì a rischiare la zona arancione - oltre al Piemonte che ha già annunciato il cambio di colore - ci sono la Lombardia, il Lazio, le Marche, la Puglia e la Basilicata.


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