Variante Delta, Pregliasco a Leggo: «Grazie ai vaccini fa meno paura. Virus trasmesso in 10 secondi? Ecco perché»

Variante Delta, Pregliasco: «Grazie ai vaccini fa meno paura. Virus trasmesso in 10 secondi? Ecco perché»
Variante Delta, Pregliasco: «Grazie ai vaccini fa meno paura. Virus trasmesso in 10 secondi? Ecco perché»
di Domenico Zurlo
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Giovedì 1 Luglio 2021, 14:42 - Ultimo aggiornamento: 2 Luglio, 23:45

Variante Delta, quanto è pericolosa e quanto ci proteggono i vaccini? A queste e ad altre domande ha risposto a Leggo il virologo Fabrizio Pregliasco, che ha spiegato come la ex 'variante indiana' probabilmente sarà presto prevalente in Italia ma che non deve farci paura. E la percentuale già alta, ma sempre più in crescita di vaccinati, nel nostro Paese potrebbe metterci al riparo da nuove ondate pandemiche dopo l'estate.

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Dottor Pregliasco, è vero che con la variante Delta il virus si trasmette in 5-10 secondi?

«È un elemento di ipotesi da validare.

In effetti il Ministero della Salute australiano, in un’indagine epidemiologica che ricostruiva una catena di contagi in un focolaio, ha cercato il caso indice e pare averlo individuato in un contatto fugace in un corridoio di un centro commerciale. Erano persone che non avevano collegamenti tra loro: ma è solo un’osservazione su un caso singolo. Situazioni come queste accadono quando ci sono i super-diffusori, soggetti con una carica virale particolarmente alta».

Quanto ci proteggono i vaccini? E la seconda dose eterologa?

«L’efficacia dei vaccini contro la variante Delta è alta: da AstraZeneca a Pfizer, Moderna e Johnson&Johnson, i vari vaccini sono sostanzialmente equivalenti. Sulla vaccinazione eterologa non abbiamo ancora abbastanza elementi, non è facile dire adesso se ci protegge anche da questa variante e quanto: bisognerà aspettare gli studi».

La nuova variante è più o meno aggressiva/mortale rispetto a prima?

«Anche questo è difficile da dire: in una prima osservazione si diceva che avesse effetti due volte più pesanti, ma nei giovani attualmente si vede una sintomatologia diversa, senza febbre e senza la perdita del gusto e dell’olfatto. C’è da dire che la più ampia casistica viene dal Regno Unito dove molti infettati avevano ricevuto la prima dose di vaccino. Io direi che la variante Delta complessivamente ci fa meno paura: in Italia sarà inevitabile che arrivi in modo evidente, ma la copertura vaccinale che abbiamo già acquisito farà sì che non si vedano gli effetti negativi del passato. Sarà una convivenza più civile».

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