Vaccini, Pregliasco: «Su Astrazeneca solo confusione, l'Aifa chiarisca: siamo al teatro dell'assurdo»

Vaccini, Pregliasco: «Su Astrazeneca solo confusione, l'Aifa chiarisca: siamo al teatro dell'assurdo»
di Simone Pierini
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Mercoledì 3 Febbraio 2021, 06:00 - Ultimo aggiornamento: 08:18

Professore Fabrizio Pregliasco, cosa sta succedendo con AstraZeneca e con l’Aifa?

«È tutto da capire, sembra un teatro dell’assurdo».

Qual è il problema?

«La fase tre della sperimentazione era concentrata tutta sulla fascia di età 18-55. Poi ci sono gli anziani, che hanno risposto anche bene, ma sono pochi».

L’Aifa non perde credibilità con questi cambi di direzione?

«Sì, deve giustificarli per bene».

Non si rischia di creare confusione?

«È uno schiaffo, anche per i più scettici.

In questo modo si creano preoccupazioni ingiustificate. È bene che l’Aifa faccia chiarezza una volta per tutte».

Che cosa fanno gli altri Paesi?

«Germania e Francia hanno fissato il limite d’età 65 anni. Serve una linea comune».

Va somministrato solo a persone sane? Che cosa significa?

«L’analisi approfondita dei test fatti prevedevano volontari senza patologie gravi».

Vaccinando i più giovani si mette al sicuro chi rischia meno lasciando esposti i più fragili?

«Sì certo, se quello è il vaccino più disponibile si rischia di allentare il processo di vaccinazione per gli altri. Per questo è bene che l’Aifa chiarisca in fretta».

È vero che questo vaccino non esclude dal contagiare le altre persone?

«Questo problema lo abbiamo anche con Pfizer, mentre con Moderna sembra esserci protezione. Ma è più che altro un problema di casistica. Tutte le aziende per velocizzare la registrazione dei vaccini hanno dato priorità alla sicurezza e alla copertura della malattia che sono più facili da valutare. Poi col tempo si avranno dati anche in tal senso».

Per gli anziani lei consiglia Pfizer e Moderna?

«Sì, per loro sono meglio di AstraZeneca».

Lo studio di AstraZeneca non presenta troppe lacune?

«Ad oggi Pfizer e Moderna hanno fornito dati più robusti, è innegabile».

Non sarebbe meglio spingere sulla produzione di questi due vaccini?

«Averne altri è importante, è sempre meglio avere più scelta e aziende diverse. Poi è chiaro che sarebbe utile avere aziende che lo producano anche per altri».

Finalmente i dati su Sputnik: pare sia efficace al 91,6%. Che ne pensa?

«Li ho visti, dopo tanto mistero sembrano davvero belli. Sono tecnologie molto simili ad AstraZeneca. Con questi dati speriamo venga approvato al più presto all’Ema, però non hanno ancora ricevuto nulla».

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