L'Unione Europea attacca ancora AstraZeneca. Un vero e proprio scontro, quello in corso in queste ore, nato dalle dichiarazioni dell'amministratore delegato dell'azienda, accusata dall'Ue per gli annunciati ritardi nelle distribuzioni del vaccino sviluppato insieme all'Università di Oxford. Ecco cosa sta succedendo.
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La versione di AstraZeneca
L'azienda, nei giorni scorsi, aveva annunciato dei ritardi nella distribuzione a causa di alcuni problemi di produzione. All'Italia, ad esempio, entro marzo dovrebbero arrivare la metà delle dosi inizialmente pattuite. Il ceo di AstraZeneca, Pascal Soirot, ha spiegato in un'intervista a La Repubblica: «Le accuse nei nostri confronti sono insensate, con l'Ue siamo stati specifici e anche noi siamo delusi. Vorremmo produrre di più, ma quando si aumenta la produzione a centinaia di milioni di dosi possono capitare delle disfunzioni. Abbiamo due mesi di ritardo, ma risolveremo questi problemi.
L'Ue attacca AstraZeneca
Bruxelles contesta le dichiarazioni del Ceo di AstraZeneca, Pascal Soriot, e chiede lo svincolo dalla clausola di segretezza per poter pubblicare il contratto. Lo si apprende da fonti Ue. In particolare, le fonti chiariscono che non è previsto che la produzione delle dosi per l'Ue debba essere limitata alla fabbrica in Belgio, ma può avvenire anche nel Regno Unito. Oggi alle 18.30 è prevista una riunione del comitato direttivo sui vaccini Ue con AstraZeneca, in cui si insisterà sulla consegna delle dosi.
Prove di distensione Ue-AstraZeneca
Fonti Ue confermano la partecipazione di AstraZeneca alla riunione del comitato direttivo della Ue sui vaccini, programmata per oggi pomeriggio alle 18.30.