Astrazeneca, l'India annuncia: «Il vaccino prodotto qui protegge tutta la vita»

Vaccino Astrazeneca, l'India annuncia: «Quelli prodotto qui proteggono tutta la vita»
Vaccino Astrazeneca, l'India annuncia: «Quelli prodotto qui proteggono tutta la vita»
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Lunedì 26 Luglio 2021, 15:20 - Ultimo aggiornamento: 18:34

I vaccini contro il Covid Oxford AstraZeneca, prodotti e somministrati in India con il nome commerciale di Covishield, offrono una protezione dal contagio che può durare tutta la vita. È il risultato di uno studio realizzato nel Regno Unito, e diffuso da ”The Sun”, che spiega come il siero non solo generi anticorpi contro il virus, ma abbia anche creato «campi di addestramento» nel corpo, per consentire alle cellule T di contrastare le nuove varianti.

Intanto i vaccini anti-Covid efficaci oltre 88% e fino al 96% contro infezioni, ospedalizzazioni, ricoveri in terapia intensiva e rischio morte con il completo ciclo vaccinale, meno con una singola dose (dal 70 all'80 per cento) in base ai dati dell'Istituto superiore di Sanità.

Dati che «se da un lato confermano l'efficacia dei vaccini nel mondo reale dall'altro rilevano la necessità di mantenere le misure individuali raccomandate per limitare ulteriormente la circolazione del virus».

A rilevarlo è il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta, mettendo in evidenza che secondo i risultati pubblicati dall'Iss, il ciclo vaccinale completo ha un'efficacia molto elevata: 88% nel prevenire l'infezione, 95% nel ridurre l'ospedalizzazione, 97% nel prevenire il ricovero in terapia intensiva e 96% nel ridurre il rischio di morte. Percentuali che si riducono nelle persone vaccinate con dose singola rispettivamente a 70%, 81%, 89% e 80%.

Oggi la campagna vaccinale, di fatto, analizza la Fondazione Gimbe, può contare solo sui vaccini a mRNA Pfizer e Moderna, visto il flop di CureVac che non ha superato i test clinici e il progressivo 'tramontò dei vaccini a vettore adenovirale: infatti, AstraZeneca viene utilizzato solo per i richiami e di Johnson&Johnson vengono somministrate poche migliaia di dosi al giorno. «In altri termini - spiega Cartabellotta - rispetto alla previsione di oltre 94 milioni di dosi per il terzo trimestre, disporremo di circa 45 milioni di dosi di vaccini a mRNA, le cui consegne al momento si attestano intorno a 2,7 milioni di dosi la settimana». Se il ritmo di somministrazioni ormai da un paio di mesi si è attestato ben sopra 3,5 milioni settimanali, la percentuale di prime dosi sul totale si è ridotta di circa l'80% dalla settimana 7-13 giugno alla settimana 12-18 luglio. «Negli ultimi giorni - precisa Cartabellotta - le prime dosi sono in leggero aumento, ma continuano a risentire sia dalla necessità di completare i cicli vaccinali, sia dal numero di consegne insufficienti per ampliare la platea dei vaccinandi».

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