Via libera dall'Agenzia italiana del farmaco (Aifa), secondo quanto apprende l'Ansa, a due anticorpi monoclonali per il trattamento di Covid-19, con alcune condizioni e per una categoria limitata di pazienti, ovvero per una casistica limitata in fase precoce in pazienti ad alto rischio di evoluzione.
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Gli anticorpi monoclonali sono indicati, secondo gli studi disponibili, in una fase precoce della malattia Covid-19 mentre nei pazienti più gravi hanno dimostrato di non essere efficaci. La stessa Aifa ha pubblicato il 22 gennaio scorso il bando per lo studio clinico sui monoclonali - che sarà comunque mantenuto al fine di avere una ricerca clinica indipendente che valuti i diversi anticorpi monoclonali disponibili - e l'Agenzia europea dei medicinali ne ha avviato l'esame con procedura accelerata.
Questa mattina l'Ordine dei Medici aveva sollecitato l'Aifa a dare «il via libera alla sperimentazione degli anticorpi monoclonali» e di avviare «in tempi rapidi, l'iter per la somministrazione; sarebbe una boccata d'ossigeno per il sistema». Le parole del presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici Fnomceo, Filippo Anelli. «Avere a disposizione anche questa opzione terapeutica, che, in determinate condizioni, permette - rileva - di ridurre le ospedalizzazioni e di migliorare i risultati clinici, può essere una strategia per condurre a termine la campagna vaccinale in un tempo più flessibile».