L'incubo Coronavirus, l'odissea dei 5 turisti civitavecchiesi nei Caraibi:
espulsi dalla nave Msc, separati nel viaggio di ritorno in aereo e bagagli persi

Per i 5 turisti civitavecchiesi la crociera nei Caraibi si è trasformata in un'autentica odissea
Per i 5 turisti civitavecchiesi la crociera nei Caraibi si è trasformata in un'autentica odissea
di Pierluigi Cascianelli
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Lunedì 2 Marzo 2020, 11:20
Espulsi dalla crociera, scortati fino all'aeroporto, divisi in due gruppi e scaricati a Milano Malpensa senza bagagli. L'odissea dei cinque civitavecchiesi che hanno dovuto interrompere la vacanza sulla nave Msc Preziosa ai Caraibi è finita anche peggio di come era iniziata, cioè malissimo. Tutto a causa del fardello da Coronavirus, il cui fenomeno sta diventando talmente enorme e a tratti così folle da costringere un gruppo di italiani a interrompere le ferie perché sospettati di poter contagiare gli altri passeggeri. Una decisione che ha dell'assurdo, visto che i ragazzi locali, così come gli altri cinquanta italiani fatti scendere, erano in vacanza su quella nave già da una settimana. Quindi, rivedendo l'angosciante film di questi ultimi due giorni, dopo essere stati buttati fuori dalla Preziosa, i cinque malcapitati sono stati portati in fretta e furia all'aeroporto di Martinica, per di più scortati dalle forze dell'ordine neanche fossero dei malviventi incalliti. All'arrivo nello scalo dell'isola caraibica i civitavecchiesi sono stati divisi in due gruppi: tre si sono imbarcati per un volo diretto per Milano, gli altri due invece hanno dovuto aspettare cinque ore, prima di prendere un aereo che ha fatto scalo a Francoforte prima di atterrare in Italia. E per questi ultimi, durante l'attesa, scene di ordinaria follia, con residenti caraibici che insultavano i vacanzieri e perfino i lacrimogeni lanciati dalle forze dell'ordine per cercare di calmare le acque, divenute agitate apparentemente senza alcun motivo.
Il tutto, mentre a Milano Malpensa l'altro gruppetto aspettava non senza preoccupazione gli amici in arrivo dalla Germania. Attesa, tra l'altro, in un'atmosfera decisamente surreale, che ricordava da vicino quella di un film post apocalittico: aeroporto completamente vuoto, zero anime in giro. E anche zero valigie, visto che, dulcis in fundo, le compagnie aeree (per il momento) hanno perso i trolley dei civitavecchiesi, pure di quelli che sono arrivati nello scalo lombardo soltanto ieri pomeriggio, al termine di una due giorni impossibile da dimenticare.
 
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