Coronavirus, Mondragone zona rossa
ma il sindaco non ci sta: «Città Covid free»

Coronavirus, Mondragone zona rossa ma il sindaco non ci sta: «Città Covid free»
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Martedì 23 Giugno 2020, 14:31 - Ultimo aggiornamento: 14:35

Circa 550 tamponi praticati ad altrettante persone residenti nel complesso residenziale ex Cirio di Mondragone, trasformato in mini zona rossa su decisione del governatore De Luca in seguito alla scoperta di dieci casi di positività al Covid-19. È il bilancio, non ancora definitivo, dell'operazione di screening di massa avviata da domenica negli ex palazzi Cirio e riguardante tutti i suoi residenti, la maggior parte di origine bulgara (una quarantina gli italiani). Le forze dell'ordine, l'Esercito e la Polizia municipale controllano i tre varchi d'accesso ai palazzoni, spesso noti alla cronaca perché dimora di pregiudicati o base operativa di gruppi dediti al contrabbando di sigarette o a fenomeni illeciti come il caporalato. Al momento nessun sarebbe sfuggito alle «maglie» dei controlli; nella tarda serata di ieri qualche cittadino italiano ha realizzato dei video, poi postati su facebook, in cui si vedono persone, probabilmente di orgine bulgara, che escono da un appartamento per entrare in un'altra abitazione, ipotizzando una «fuga» dalla zona rossa. Il comandante della polizia municipale David Bonuglia ha così inviato una pattuglia, che con polizia e carabinieri hanno controllato l'area, accertando che si trattava di persone che risiedevano in una strada che non rientra tra quelle oggetto di «chiusura», per cui avevano tutta la libertà di muoversi. La Protezione civile è al lavoro per portare viveri e acqua alle persone residenti; il coordinatore Aldo Santamaria, con i volontari, si sta recando nei singoli appartamenti per convincere gli inquilini a farsi il tampone; un lavoro di mediazione necessario vista la ritrosia manifestata da alcuni residenti.
 


«La situazione di chiusura riguarda la zona dei Palazzi ex Cirio, ma tutto il resto della città, lo dico con decisione, è assolutamente fruibile e Covid free. Si può venire al mare, si può entrare nei locali: in altre parole si possono svolgere tutte le attività alle stregua di ogni altra località d'Italia». È quanto afferma il sindaco di Mondragone Virgilio Pacifico, preoccupato per la situazione sanitaria ma soprattutto per gli effetti economico-sociali della vicenda, con ricadute prevedibili per il turismo, settore vitale a Mondragone, comune balneare, le cui spiagge stavano iniziando a riempirsi in questo avvio di stagione estiva.

«Sui Palazzi ex Cirio - prosegue Pacifico - vorrei dire che l'area, individuata dall'ordinanza della Regione Campania, è stata chiusa e stiamo operando con tamponi a raffica, attraverso un'operazione che vede insieme il comune di Mondragone, la Regione Campania, la Polizia municipale, la Protezione civile, l'Arma dei carabinieri, la Polizia di Stato e l'Esercito italiano. Il problema sembrerebbe riguardare per il momento solo cittadini di nazionalità bulgara, di etnia rom. Ma entro pochi giorni, anche quest'area sarà interamente sanificata e il problema sarà risolto. Nel resto della città non è cambiato nulla».

Intanto stamani il questore di Caserta Antonio Borrelli è venuto a Mondragone per controllare le operazioni di chiusura e controllo dei varchi agli ex Palazzi Cirio.

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