Mondragone, scomparsi quattro contagiati
e sale a 40 il numero dei casi in zona rossa

Mondragone, scomparsi quattro contagiati e sale a 40 il numero dei casi in zona rossa
di Pierluigi Benvenuti
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Mercoledì 24 Giugno 2020, 23:30 - Ultimo aggiornamento: 25 Giugno, 11:25

Salgono i positivi al Covid-19 accertati nel focolaio dei palazzi Cirio a Mondragone. Ieri, a tarda sera, il numero dei contagiati era arrivato a quaranta. Restano ancora poche decine di tamponi da esaminare sui settecento finora eseguiti. Lo screening di massa potrebbe continuare anche oggi perché la sensazione è che molti occupanti degli appartamenti finora si siano sottratti al controllo. I positivi sono per la gran parte asintomatici. Vengono progressivamente trasferiti al centro Covid di Maddaloni. L’operazione non è semplice. L’altro giorno per spostarne quattordici sono state necessarie sei ore. Ieri, alcuni pazienti, rintracciati nei loro appartamenti dagli agenti della polizia locale hanno atteso oltre tre ore, sotto i porticati, l’arrivo delle ambulanze.

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All’appello mancano quattro positivi. Dopo essersi sottoposti al tampone hanno fatto perdere le tracce ed anche i loro cellulari squillano a vuoto. Crescono, proporzionalmente ai nuovi casi scoperti, la paura tra i cittadini di Mondragone per una possibile espansione dell’epidemia e la tensione sociale all’interno dei cinque palazzi del complesso residenziale attorno al quale da lunedì sera è stato steso il cordone sanitario. I bulgari risultati negativi al tampone chiedono di poter uscire di casa, almeno per andare al lavoro. Vivono tutti alla giornata, con lavori saltuari, spesso in nero. Continua la distribuzione da parte della protezione civile cittadina dei pacchi alimentari. 
 


La Croce Rossa ha invece attivato un numero al quale rivolgersi per ogni emergenza e per la consegna a domicilio della spesa e di altri beni di prima necessità. Gli italiani residenti nella zona invece si sentono ingiustamente reclusi per colpa degli immigrati. Ad esasperare gli animi sono anche le continue fughe di chi elude l’obbligo di restare in casa. Una zona rossa dalle maglie molto larghe, come testimonia un video in cui si vedono un uomo ed una donna uscire all’alba, scavalcare una cancellata, entrare nel parcheggio di un distributore di benzina e salire a bordo di un camioncino. Il presidio delle forze dell’ordine non riesce a controllare tutti i varchi di accesso al parco. Per agevolare la sorveglianza nelle ore notturne sono state installate delle torri faro. Sulla vicenda è intervenuto Matteo Salvini: «Il governatore che perde tempo a insultare la Lega e a lanciare slogan su lanciafiamme anti-assembramenti, dovrebbe spiegare come mai non riesce a risolvere neppure il problema di Mondragone ». Il vescovo di Sessa Aurunca Orazio Francesco Piazza invita invece alla civile convivenza: «La notizia del nuovo focolaio non deve indurci allo sconforto o ad atteggiamenti xenofobi. Deve aiutarci a costruire una sensibilità comunitaria che sappia rispondere alle urgenze».
 

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