La Puglia si prepara al futuro: «Vogliamo che diventi una hydrogen valley e un hub per l’economia circolare»

La Puglia si prepara al futuro e accetta la sfida dal Wired Digital Day: «Vogliamo che diventi una hydrogen valley e un hub per l’economia circolare»
La Puglia si prepara al futuro e accetta la sfida dal Wired Digital Day: «Vogliamo che diventi una hydrogen valley e un hub per l’economia circolare»
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Giovedì 27 Maggio 2021, 21:23 - Ultimo aggiornamento: 22:29

Wired Digital Day, le sfide del nuovo futuro. Dal palcoscenico di Brindisi, è andata in scena una giornata in diretta da un futuro nuovo, perché nuove sono le sfide da affrontare: dalla Next Generation Puglia al mondo dopo la pandemia grazie all’automazione, all’intelligenza artificiale e alla robotica che saranno alla base del futuro dei processi di globalizzazione; dalle smart city alle prove di transizione energetica; dalla Puglia 2030, hub green del Mediterraneo, alle strategie per aggredire il cambiamento climatico.

È il Wired Digital Day 2021, edizione numero 4, voluto dalla Regione Puglia in collaborazione con Puglia Sviluppo e realizzato da Wired Italia, brand Condé Nast sinonimo di innovazione, tecnologia e ricerca. Il “nuovo futuro”, quello della Next Generation Puglia, in scena in streaming dal teatro Verdi di Brindisi, nuova la modalità e differente la città che ospita la manifestazione. Nell’una e nell’altra i due simboli dell’incontro: il digitale, cioè la tecnologia che ha consentito di realizzare l’evento nonostante le restrizioni ancora vigenti per i convegni, e Brindisi, la città candidata a diventare la capofila della rivoluzione green della Puglia e del Mezzogiorno.

Le parole di Emiliano su Recovery e Ilva

 

«Credo che il governo stia ancora riflettendo» su come gestire il Pnrr. «Il dibattito, da quello che abbiamo potuto intuire, perché in questo momento il dialogo con il governo sulle modalità non è ancora cominciato, è che il governo pensa, per accelerare la spesa, di scaricare sui Comuni il peso delle gare. Io sono preoccupato, lo dico chiaramente». Lo ha detto il presidente della Regione Puglia e vicepresidente della Conferenza delle Regioni, Michele Emiliano

«Il governo» nazionale «si gioca la faccia sulla questione di ArcelorMittal» ha proseguito Emiliano. «Se il governo in carica dovesse fare come tutti i precedenti, e cioè dire che siccome costa troppo la conversione energetica dell'ex Ilva con una tecnologia decarbonizzata, che pure è prevista nel Pnrr, e dovessimo passare altri 10-15 anni con il ciclo integrale o integrato, quello fondato sul carbone, per noi sarebbe un dramma». Emiliano ha ricordato che «abbiamo candidato Taranto a diventare il polo dell'idrogeno italiano, perché pensiamo che grazie alla nostra produzione di energia eolica e fotovoltaica potremmo produrre idrogeno a costo accettabile e insieme al gas potremmo iniziare una rivoluzione».

Gli altri interventi

 

L’assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia Alessandro Delli Noci ha spiegato: «Questa quarta edizione del Wired Digital Day ci ha offerto spunti importanti. La transizione energetica rappresenta per noi uno degli obiettivi programmatici di maggiore spessore.

Sono in fase di formazione le leggi che regolamentano e agevolano gli investimenti nel fotovoltaico e nell’agrovoltaico; è in fase di attivazione il Reddito Energetico Regionale, mentre iniziano a diffondersi sull’intero territorio regionale le comunità energetiche su cui la Regione Puglia ha legiferato».

Tra gli interventi più attesi quello di Richard Baldwin, professore di International Economics alla Graduate School di Ginevra, considerato uno dei massimi esperti al mondo di globalizzazione e futuro del lavoro; suo il libro Rivoluzione Globotica uscito nel 2020. «Quello che ha fatto il Covid 19 è stato orchestrare diversi elementi complessi tutti insieme. Questa orchestra dal remoto ha cominciato improvvisamente a suonare insieme. Molti lavori si possono fare da remoto, anche le conoscenze si possono delocalizzare. Le vecchie forme di globalizzazione avevano a che fare con merci e macchine, la nuova forma di globalizzazione è fatta di servizi. Questo processo di globalizzazione è molto diverso da quello del passato. L’automazione sta arrivando ad una velocità maggiore».

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