Chiazza organica sul bus: il sindaco chiama la Asl

Chiazza organica sul bus: il sindaco chiama la Asl
di Roberta DEL PRETE
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Sabato 28 Gennaio 2017, 06:32 - Ultimo aggiornamento: 16:57
Una grande chiazza di vomito posta sui sedili posteriori attendeva oggi i ragazzi di Cellino San Marco che quotidianamente salgono sui pullman delle Ferrovie Sud Est per recarsi nelle scuole di Brindisi.
Oltre ai disservizi già precedentemente denunciati dagli studenti e dai loro genitori derivanti dalla mancanza di posti a sedere sui mezzi, oggi si aggiunge anche una situazione igienico sanitaria precaria.
«Questa mattina – dichiara il sindaco Salvatore De Luca, sindaco di Cellino San Marco – ho ricevuto dai genitori dei ragazzi questa foto e mi sono subito mobilitato per capire cosa fosse successo. Ho deciso quindi di fare una notifica all’Asl, al prefetto, al questore e ai carabinieri, adducendo motivi di sicurezza pubblica e carenza di igiene, carenza di mezzi e ho sollevato per l’ennesima volta il problema».

Da quanto raccontano i ragazzi ieri mattina sono arrivati alla fermata e, saliti sul pullman, si sono recati nei sedili posteriori trovando una situazione drammatica. L’odore nauseante non consentiva loro di stare né seduti né in piedi nei posti centrali. Hanno così comunicato tutto all’autista e sono scesi. Il mezzo ha continuato la sua corsa per accompagnare i lavoratori seduti nei posti davanti e diretti a Brindisi.

«Di fronte a questa situazione – commenta il sindaco – non ho potuto far altro che allertare il Sist (sistema informativo sanitario territoriale) di San Pietro e di Brindisi e spero che loro, dopo gli accertamenti, ci diano una risposta. Ieri sono stato in Regione, insieme al sindaco di San Donaci, ed ho evidenziato i disagi che gli studenti stanno affrontando da tempo sulla tratta San Pancrazio-Brindisi all’assessore ai trasporti Giovanni Giannini».
Secondo i racconti dei ragazzi giovedì pomeriggio, di ritorno da Brindisi, un ragazzo si è sentito male a causa del sovraffollamento e ha rigurgitato. Quel mezzo, secondo quanto sostengono i ragazzi, sarebbe il medesimo del giorno prima. Tra l’altro nelle ultime settimane a causa del maltempo i mezzi funzionanti erano due. Adesso gli studenti temono addirittura il peggio.
Ovviamente per la situazione verificatasi si è manifestato il malcontento dei genitori che sono stanchi di pagare un servizio di cui non usufruiscono e soprattutto di vedere i loro figli costretti a viaggiare in condizioni disumane.
Ieri chi aveva i genitori a casa, dotati di autovettura, sono riusciti a raggiungere la scuola, gli altri invece sono dovuti restare a casa. La maggior parte degli studenti attualmente rischia la bocciatura perché ha superato le trenta assenze annuali e i genitori sono fortemente preoccupati anche per questa situazione.
«Ho provato a contattare l’azienda – conclude il sindaco – purtroppo però non è facile relazionarsi con un referente perché attualmente non ci sono. Lo scorso 28 novembre è stata avviata una ristrutturazione aziendale e il nuovo organico si è insediato a dicembre. Di conseguenza non hanno ancora ben chiara la situazione, quindi dubito che riusciremo ad ottenere un servizio adeguato in tempi brevi».
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