Spazioporto e voli suborbitali da Grottaglie, pronti a partire

Spazioporto e voli suborbitali da Grottaglie, pronti a partire
di Oronzo MARTUCCI
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Sabato 7 Luglio 2018, 18:14 - Ultimo aggiornamento: 18:19

Due accordi strategici sono stati firmati a Mola di Bari, nello stabilimento del gruppo Pertosa, da parte di Sitael: uno con Virgin Orbit per attività di lancio dei satelliti nello spazio; l’altro con Virgin Galactic e Altec, società controllata dall’Agenzia spaziale italiana, per voli suborbitali. Ma il valore aggiunto delle iniziative che portano la Puglia a essere ancora una volta punto di riferimento per le attività di ricerca aerospaziali collegate a iniziative industriali si riverserà soprattutto sull’aeroporto di Grottaglie, il quale anno dopo anno, dal 2014, ha assunto il ruolo di una infrastruttura strategica per le attività connesse all’aerospazio dopo essere stato il luogo delle produzioni di eccellenza di Finmeccanica-Leonardo, nella costruzione delle fusoliere per il Boeing 787. Il primo tassello del futuro strategico dell’aeroporto di Grottaglie fu posto nel 2014 con la firma di un protocollo di intesa tra la società Aeroporti di Puglia (allora guidata da Giuseppe Acierno, il quale era già all’epoca e continua a essere presidente del Distretto tecnologico aerospaziale), il Politecnico di Bari, l’Asi e partner americani che si trasformò nel 2016 nell’autorizzazione alle attività di test bed dei velivoli senza pilota.
Due altri riconoscimenti che evidenziano la crescita dell’infrastruttura Arlotta di Grottaglie sono arrivati a maggio scorso: l’Enac ha autorizzato lo scalo jonico ad assumere tutte le iniziative per diventare uno spazio porto e ospitare i voli sub orbitali a partire dal 2020; un accordo sottoscritto a Ostuni, durante un convegno organizzato dal Distretto tecnologico aerospaziale, tra Dta, Agenzia spaziale europea, Agenzia spaziale europea e Belspo (un centro di ricerche aerospaziale del Belgio) per iniziative di sperimentazione nel campo della cyber security applicata ai trasporti aeronautici, terresti e marittimi. Gli accordi sottoscritti ieri rafforzano e danno concretezza al percorso per la realizzazione dello spazioporto che significa anche aprire un canale di business per i voli turistici nello spazio al costo di 250 mila euro da effettuare con navicelle da 8 posti.
Il Presidente dell’Asi Roberto Battiston ed il Ceo di Virgin Galactic George Whitesides hanno siglato un accordo che permetterà di applicare le conoscenze acquisite durante precedenti esperienze alle future opportunità di volo suborbitale in Italia. Asi e Virgin «desiderano inoltre perseguire altre opportunità, tra cui l’uso della microgravità suborbitale per attività di education, la formazione e l’addestramento degli astronauti, la biologia e la ricerca biotecnologica nonché la scienza e lo sviluppo dei materiali anche in vista di future missioni di lunga durata in microgravità», ha detto Battiston. L’Asi e l’industria italiana vantano una grande esperienza nella ricerca suborbitale e nella ricerca in microgravità orbitale. L’Asi, insieme agli Enti e alle Autorità nazionali competenti e Virgin Galactic desiderano quindi collaborare per sfruttare appieno le opportunità di ricerca e sviluppo aerospaziale offerte dai voli della navicella spaziale di Virgin Galactic che partirà dallo spazioporto di Grottaglie. Altec (società di proprietà di Asi e della francese Thales Alenia Space) e Sitael hanno firmato un accordo con Virgin Galactic per fondare un’azienda italiana che produrrà navicelle spaziali nel sud Italia. La nuova infrastruttura potrebbe anche rappresentare la via d’accesso allo spazio per altri tipi di attività, al di là del turismo, come ad esempio il lancio di piccoli satelliti, formazione degli astronauti, scienza in microgravità o test di nuove tecnologie.
Il presidente della Regione, Michele Emiliano, ha ricordato che «Grottaglie è un grande aeroporto che già ospita un distretto aeronautico di enorme importanza.

Implementare contemporaneamente sia i voli suborbitali che il lanciatore di microsatelliti significa dare vita ad un vero e proprio distretto industriale, con la filiera produttiva intera che si connette in prospettiva anche alla dimensione turistica». Per Emiliano le attività spaziali che si stanno sviluppando a Grottaglie pongono le basi per «un vero e proprio possibile distretto alternativo a quello dell’Ilva di Taranto». Soddisfazione è stata espressa dal presidente di Aeroporti di Puglia, Tiziano Onesti, per il quale «oltre agli aspetti tecnici formali, Grottaglie ha anche una storia di attrazione da raccontare: è un catalizzatore per applicazioni e progetti legati all’economia spaziale - droni, iperdroni, satelliti e oggi voli suborbitali di persone e merci». Ovviamente di voli civili per lo scalo di Grottaglie i decisori politici non parlano più.

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