Via libera al bilancio 2019 tra tagli e vendita dei beni

Il Municipio
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Giovedì 11 Aprile 2019, 08:21
L'amministrazione comunale ha trovato il modo, o meglio i modi, per ammortizzare il disallineamento strutturale tra entrate e uscite. Nelle scorse ore, infatti, la giunta ha approvato il bilancio di previsione 2019. Il primo redatto interamente dall'amministrazione del sindaco Riccardo Rossi (quello del 2018 era stato realizzato ed approvato dall'allora commissario Santi Giuffrè), giunto oltre il termine previsto per il via libera, fissato a livello nazionale al 31 marzo scorso. Ora, dunque, non resta che attendere la convocazione del consiglio comunale, che dovrà dare il via libera definitivo. Proprio per fissare la data in cui affrontare in aula la discussione sul bilancio si terrà quest'oggi una riunione della conferenza dei capigruppo.
«Questo - ha detto ieri il sindaco Rossi in conferenza stampa - è il nostro primo bilancio e credi che sia uno dei bilanci più complicati almeno degli ultimi quindici anni. Chiudiamo infatti il 2018 con un disavanzo di parte corrente di amministrazione importante, compreso tra i sette e gli otto milioni euro, perché in quel bilancio alcune cose importanti non si sono verificate. Tra queste la riapertura della discarica, visto che il dissequestro è avvenuto solo il 20 dicembre, l'alienazione del patrimonio immobiliare. Per non parlare dei valori delle entrate, in particolare di Imu e Tasi, che a mio avviso erano sovrastimate». E che sono state ridotte alla cifra che realmente il Comune riesce ad in cassare. Ma le mancate entrate degli anni passati hanno costretto il Comune a vincolare oltre 10 milioni di euro nel fondo crediti di dubbia esigibilità.
«Partiamo - ha proseguito il sindaco - nella costruzione del bilancio 2019 con l'eredita del 2018. Non possiamo più suddividere, infatti, il disavanzo su più annualità ma dobbiamo imputarlo tutta all'anno successivo a quello in cui si è verificato». Tutto questo e molto altro porta allo squilibrio di 12 milioni di euro del quale da settimane ormai si discute.
Ma come ha fatto il Comune a compensare lo squilibrio strutturale dei suoi conti? Innanzitutto con una revisione straordinaria dei residui attivi e passivi, vale a dire debiti e crediti dell'ente. E poi con una serie di manovre che riguardano sia le entrate che le uscite. Innanzitutto, l'amministrazione ha inserito un nuovo e più ricco piano di alienazione di beni comunali che dovrebbe portare nelle casse dell'ente i 3,3 milioni di euro necessari per pagare i ratei dei mutui contratti negli anni precedenti. Un piano che, sottolinea il sindaco, «dobbiamo monitorare attentamente». Anche il commissario Giuffrè, infatti, aveva inserito le alienazioni nel bilancio di previsione 2018 ma, alla fine, non era riuscito ad effettuare neanche una vendita.
A questi 3,3 milioni si aggiungono le somme che dovrebbero entrare in cassa per il conferimento dei rifiuti, da parte degli altri comuni, nella discarica di Autigno, vale a dire circa 2,7 milioni di euro. «Dobbiamo riaprire - dice infatti il sindaco - la discarica perché anche da lì entrano risorse, per non parlare della riduzione delle spese. Attualmente, infatti, conferiamo i rifiuti a Formica, una discarica che si trova a 500 metri di distanza da Autigno».
E ancora 2,5 milioni di euro di entrate provenienti dagli accertamenti della task force che controlla i parchi fotovoltaici, 2 milioni di euro di spese in meno nei servizi sociali grazie ai risparmi sulle spese per i minori stranieri non accompagnati e un milione di euro proveniente dalla Multiservizi, tra 250mila euro di bilancio che chiuderà in positivo e 750mila euro di riduzione del contributo annuale del Comune che sarà inserito nel prossimo contratto di servizi.
«Insomma - commenta il sindaco - c'è tutta una serie di misure che abbiamo predisposto per il bilancio, cercando di salvaguardare la città di Brindisi ed i servizi, in particolare i servizi sociali. E questa operazione, devo dire, ci è riuscita, anche se con difficoltà. Ora la situazione va attentamente monitorata, perché i conti devono tornare».
Inizia, per l'assessore al Bilancio Cristiano D'Errico, «l'opera di razionalizzazione. Ora dobbiamo tenere sotto controllo i conti e cercare di rispettare i tempi ed i budget fissati. Ma il nostro primo bilancio è stato un bilancio davvero complicato. Motivo per cui siamo arrivati così lunghi rispetto alla scadenza del 31 marzo. Un bilancio che si basa su pilastri molto delicati, da monitorare costantemente. Dobbiamo tenere sotto controllo le entrate e portare a termina il piano delle alienazioni, superando l'impasse che abbiamo avuto alla fine del 2018 quando abbiamo cercato di vendere parte del patrimonio immobiliare del Comune».
F.R.P.
 
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