Versalis, ordinanza di stop revocata: «Ma monitoraggio costante dell'aria e attenzione agli aspetti sanitari»

Versalis, ordinanza di stop revocata: «Ma monitoraggio costante dell'aria e attenzione agli aspetti sanitari»
di Francesco RIBEZZO PICCININ
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Mercoledì 3 Giugno 2020, 10:09
Presidio della qualità dell'aria, anche con centraline in grado di intercettare le ricadute delle emissioni senza soluzioni di continuità, soluzioni impiantistiche, tavolo tecnico che grazie alla presenza di Aress sarà focalizzata anche sulle questioni legate alla salute dei cittadini. Sono questi gli impegni, emersi nel vertice in Prefettura e confermati durante la riunione nella serata di lunedì, che hanno spinto il sindaco di Brindisi, Riccardo Rossi a revocare l'ordinanza con la quale aveva fermato l'impianto di steam cracking dello stabilimento Versalis.

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Le motivazioni sono messe nero su bianco nel provvedimento di revoca, che cita tra l'altro il verbale del vertice in Prefettura. Dopo ampio approfondimento - hanno concordato i presenti, tra i quali Comune di Brindisi, rappresentanti del ministero dell'Ambiente, sottosegretario allo Sviluppo economico Alessandra Todde, Prefettura, sindacati, Confindustria, parlamentari e consiglieri regionali del territorio - è stata unanimemente condivisa l'esigenza di ulteriori approfondimenti, in sede di tavolo tecnico, delle criticità determinatesi, favorendo la ripresa di un metodo continuativo di confronto e dialogo. In particolare, sull'avvio di un confronto tecnico, volto ad esaminare i miglioramenti impiantistici ed i presidi di monitoraggio e controllo della qualità dell'aria da mettere in campo, al fine di coniugare le esigenze di tutela della sicurezza dei lavoratori, della salute ambientale e dello sviluppo del comparto industriale, che possa tener conto anche di nuove progettualità.

Dall'approfondimento congiunto, è emersa la disponibilità immediata del vertice di Versalis che, nel sottolineare la valenza strategica dell'impianto sito in questo capoluogo rispetto al contesto nazionale, oggetto di particolare attenzione anche sul piano degli investimenti economici e di innovazione, ha confermato ampia disponibilità al confronto sulla base di elementi tecnici, posizione favorevolmente accolta dal sindaco di Brindisi, anche ai fini della valutazione della revoca delle ordinanze emesse. Revoca che, in effetti, è giunta proprio a poche ore dalla riunione alla quale fa riferimento il verbale citato nel nuovo provvedimento.

Durante la riunione successiva, nella serata di lunedì, sono stati infatti ribaditi - si legge nel medesimo provvedimento - tutti gli impegni già assunti nel corso della riunione in Prefettura, con particolare accento alla necessità di presidio della qualità dell'aria (anche con idonee centraline in grado di intercettare le ricadute delle emissioni senza soluzione di continuità), alle soluzioni impiantistiche necessarie e alla previsione di inclusione al tavolo di Aress Puglia (Agenzia regionale strategica per la salute ed il sociale), per gli indispensabili supporti in ordine alle valutazioni sanitarie, attraverso l'istituzione di un tavolo tecnico istituzionale coordinato dalla Regione Puglia sin dai prossimi giorni. A partire dall'8 giugno, per la precisione.

«È quello - ha commentato il sindaco a caldo - che ho chiesto sin dall'inizio con la mia ordinanza: rispetto del territorio e impegni precisi per tenere insieme salute, ambiente e lavoro. Oggi è una giornata importante, questa esigenza è stata riconosciuta da tutti, nessuno si è sottratto al confronto e con impegni precisi si è definito un tavolo tecnico permanente sul petrolchimico di Brindisi. Ci focalizzeremo sulle soluzioni impiantistiche e di miglioramento della rete di monitoraggio e controllo dei dati per la sua validazione. Lo stabilimento deve migliorare la sua attuale situazione e, allo stesso tempo, programmare il futuro». Ma questo, sottolinea il sindaco, è «solo il primo passo di un percorso complesso, che deve portare anche all'apertura di tavoli istituzionali di confronto col governo regionale e nazionale per ottenere uno sviluppo nel solco del green new deal europeo».

L'ordinanza di stop era stata firmata da Rossi dopo le decine e decine di segnalazioni di cittadini riguardo ad aria irrespirabile e malori. La seconda versione, poi, faceva riferimento alle conclusioni preliminari dell'Arpa, che aveva rilevato picchi anomali di benzene e toluene, due sostanze altamente cancerogene, in corrispondenza dei giorni nei quali Versalis stava eseguendo le manutenzioni sull'impianto di cracking.
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