Alla vigilia del lockdown una banda di balordi, senza nessun rispetto, ha depredato le tombe del cimitero di Mesagne, in provincia di Brindisi, asportando portafiori e candelieri di rame o di ottone. In alcuni casi per toglierli hanno rotto le lapidi. Stessa cosa per le cornici dei defunti. La scena che si è presentata questa mattina ai gestori e ai parenti è stata da brivido poiché ovunque vi erano fiori sparsi per terra. Sul posto sono intervenuti gli agenti del locale commissariato e della polizia locale.
Non era mai accaduto in passato che il cimitero fosse depredato in queste dimensioni.
Sconvolto il sindaco Toni Matarrelli. «Un'esternazione che sento il bisogno di condividere - ha detto il primo cittadino - è che le esperienze della vita ci portano a considerare ogni possibile misfatto, resta in ogni caso difficile immaginare che una simile scelleratezza possa essere rivolta contro la sacralità di un luogo deputato ad onorare il ricordo di chi non c'è più». Per il sindaco si tratta di «un gesto grave che offende l'intera comunità».