Unisalento, corso di laurea in Biologia marina e archeologia subacquea al castello

Unisalento, corso di laurea in Biologia marina e archeologia subacquea al castello
di Francesco TRINCHERA
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Sabato 10 Luglio 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 07:56

BRINDISI - Corsi di laurea in Biologia marina e Archeologia subacquea nel Castello. È l’ultimo dei tasselli che potrebbe aggiungersi a Brindisi sul fronte dell’offerta universitaria, attraverso il dialogo tra Unisalento, Comune e Provincia. Un piano che di riflesso punta a valorizzare anche alcuni tra i monumenti principali della città. Proposte, intese e suggestioni emerse durante il terzo incontro del progetto “Puglia Regione Universitaria” ha fatto tappa nel capoluogo adriatico, con il tema “Brindisi e il diritto allo studio”. In generale, il meeting è stato incentrato sulle strategie che mettono insieme lo sviluppo delle università e quelle del tessuto urbano, anche alla presenza dei rappresentanti degli atenei attivi sul territorio (UniSalento ed Università di Bari).
In apertura, hanno inquadrato l’iniziativa nel suo complesso l’assessore regionale al ramo Sebastiano Leo, ed i tecnici della Regione stessa, oltre ai rappresentanti della Agenzie per il diritto allo studio (Adisu). A moderare gli interventi Nicola Martinelli, presidente di Urbanit. Tra gli spunti che sono emersi nel rapporto tra università e città di Brindisi, uno è arrivato dal rettore dell’ateneo salentino Fabio Pollice, con l’esortazione a far vivere agli stessi studenti delle esperienze che siano uniche nel suo genere, in alcuni dei luoghi simbolo della città: «Con il sindaco – ha detto Pollice – abbiamo parlato più volte del Castello Alfonsino, così come con la Soprintendenza». Il rettore ha spiegato che c’è una volontà di investire sul monumento dell’isola di Sant’Andrea per le attività del corso di biologia marina: «Immaginate cosa vuol dire – ha aggiunto – mettere gli studenti nelle condizioni di fare didattica e ricerca in un luogo incredibile: diventeremmo attrattivi per tutto il Mediterraneo». 
Il tutto in un percorso che, per il rappresentante di Unisalento, potrebbe andare a sistema con altre realtà come archeologia subacquea ed ingegneria navale. 

L'offerta formativa

Pollice si è anche soffermato su alcuni corsi che saranno avviati a breve, ad esempio quello in Scienze per la Cooperazione internazionale e quello su Sviluppo sostenibile e cambiamenti climatici, che dovrebbe agire in stretto contatto con la Cittadella anche per le peculiarità del complesso, dove avrà sede un centro per la decarbonizzazione. Peculiarità del territorio che sono importanti anche per la rappresentante dell’Università di Bari, Maria Pucci: «La presenza a Brindisi – ha spiegato – per noi è importante, soprattutto nelle due aree di indirizzo dei nostri corsi, quella sanitaria e quella economica». Le autorità locali, invece, hanno illustrato l’idea di come si vuole far diventare la città un polo universitario, da abbinare anche con la Cittadella della Ricerca: «Abbiamo alcuni edifici – ha detto nel suo intervento il sindaco, Riccardo Rossi – da recuperare e mettere a sistema». 
Rossi ha accennato al progetto di rigenerazione di parte del centro storico (come l’ex palazzo dell’Agenzia delle entrate, l’ex Marconi e le zone limitrofe) da destinare ad aule universitarie, mensa, studentato e diversi servizi, aspetto poi approfondito dall’assessore all’Urbanistica Dino Borri, che ha partecipato alla realizzazione del progetto, nato anche dallo spunto della dirigente al ramo Marina Carrozzo: «Questa – ha specificato il componente della giunta – è una città carica di storia e di risorse». A completare la visione d’insieme, il consigliere comunale con delega a questa tematica, Giulio Gazzaneo, che ha rimarcato come i diversi percorsi di studio possano andare ad inserirsi nella sfide che la città deve affrontare e non solo: «Abbiamo una forte idea – ha affermato – di integrare l’Università al tessuto urbano». Tra gli altri interventi, anche quello del presidente di Stp Rosario Almiento, che ha parlato della collaborazione (nelle sue diverse forme) dell’azienda di trasporto pubblico con gli atenei, ed i rappresentanti degli studenti, che hanno parlato degli ambiti su cui si dovrebbe intervenire per migliorare l’offerta universitaria. 

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