Undici metri di circonferenza: a Erchie il carrubo più grande di Puglia

Undici metri di circonferenza: a Erchie il carrubo più grande di Puglia
di Anna Manuela VINCENTI
4 Minuti di Lettura
Venerdì 9 Settembre 2022, 10:55 - Ultimo aggiornamento: 10 Settembre, 19:07

Con ben 11 metri di circonferenza è stato censito ad Erchie il più grosso esemplare di CARRUBO trovato sino ad ora in Puglia. Il censimento degli Alberi Monumentali della Puglia è stato affidato dalla Regione Puglia ad Ofride ex Spin Off dell'Università del Salento, che in questi giorni sta procedendo alle misurazioni e rilevamento degli alberi più antichi e monumentali e più grandi. 

I numeri

La pianta è policormica, cioè si suddivide alla base in più tronchi secondari e la somma dei singoli tronchi, secondo la tecnica di rilevamento, l’esemplare è di circa 11 m di circonferenza a 1,30 metri dal suolo, mentre la chioma ha un diametro di 18 metri.

Sulla base dei censimenti passati e del censimento ancora in itinere il carrubo, individuato nelle campagne di Erchie, risulta essere l'esemplare di maggiori dimensioni ed il più vetusto. Pertanto destinato ad essere inserito tra gli alberi monumentali d'Italia.

Il grosso Carrubo è stato rinvenuto nelle campagne di Erchie il 6 settembre 2022 da un gruppo di lavoro costituito dai botanici Piero Medagli, Alessio Turco, Fabio Ippolito e Francesco Minonne. L'esemplare censito è secolare ma, per gli studiosi, l'età non è esattamente determinabile.

 L'esperto

«Il responsabile finale del censimento è la Regione che dovrà dichiararli monumentali. Attraverso un vincolo, non si potranno tagliare e potare in maniera indiscriminata. Questi esemplari – spiega Piero Medagli docente di botanica sistemica all’Università del Salento - ci auguriamo che potranno essere elementi di qualificazione del paesaggio, sono alberi sino ad ora sfuggiti alla conoscenza e spesso possono essere eliminati e scomparire per sempre. Lo scopo del censimento è renderli visibili, dichiarati, riconosciuti dai proprietari e dai comuni. Rappresentano la memoria storica del paesaggio, ed i residui di un tempo che fu, quando c’erano altri tipi di vegetazioni e di paesaggi e ci dicono com’era il nostro passato, ma ci danno delle indicazioni che nel futuro dobbiamo recuperare. Per un paesaggio florido bello e non un paesaggio piatto come quello che stiamo creando noi. Oggi per il dopo Xylella si tende a ripiantare giovani carrubi per la produzione, dai semi, di farine per l'industria dolciaria. La Puglia è una delle venti regioni che sta censendo, i dati confluiranno in un database nazionale. Ci auguriamo – conclude Medagli - che possano essere tutelati e conosciuti, che si possa creare un interesse maggiore e che si comprenda che questi alberi vecchi non sono legname da abbattere, ma sono alberi vivi e vitali e da questi può ripartire la costruzione del paesaggio e riqualificazione futura. Il carrubo è attualmente un tipo di coltura relitta poiché, un tempo, veniva utilizzato per l‘alimentazione animale e umana, il sapore del frutto assomiglia al cioccolato. Il cambio della società e delle abitudini alimentari ed il conseguente scarso utilizzo attuale ha fatto regredire la coltivazione e determinato l'abbattimento o la morte naturale della maggior parte dei vecchi esemplari». 

Il nome scientifico del Carrubo è Ceratonia siliqua è sempreverde, con tronco tozzo. Irregolare e fogliame denso, con corteccia rossiccia e fessurata. Il carrubo è originario dell' Asia minore e si  diffuse in coltivazione nelle aree costiere del Mediterraneo. Il legno duro e compatto si utilizzava per la fabbricazione di attrezzi agricoli e di artigianato.

© RIPRODUZIONE RISERVATA