Noleggiavano le auto e poi le mettevano in vendita, incassando l'anticipo degli ignari acquirenti. Questa mattina, i carabinieri della stazione di Mesagne, coadiuvati dai colleghi delle compagnie di Bergamo e Anzio, hanno eseguito l’ordinanza di applicazione degli arresti domiciliari emessa dal Tribunale di Brindisi, nei confronti del 32enne Cosimo Facecchia, del 37enne Antonio Cleti, e del 39enne Ivan Carriero, tutti di origine mesagnese e residenti rispettivamente ad Anzio (Roma), Nembro (Bergamo) e Mesagne, indagati per associazione per delinquere finalizzata alla truffa nella compravendita di autovetture, riciclaggio e impiego di denaro di provenienza illecita. Nell’ambito della medesima indagine, sono stati denunciati in stato di libertà per favoreggiamento personale una 57enne bergamasca, una 41enne e un 60enne mesagnesi, nonché un 51enne latianese.
La truffa
In particolare, dall'attività investigativa è emerso che, tramite la società di Facecchia, venivano pubblicati su internet (Facebook, Autoscout, Subito) annunci fittizi di vendita di auto di grossa cilindrata e alto valore economico, che in realtà erano state noleggiate per l’occasione.
Il giro d'affari
Le indagini hanno consentito di scoprire complessivamente cinque truffe consumate e sono ancora in corso approfonditi accertamenti patrimoniali nei confronti degli indagati. Gli arrestati sono stati accompagnati presso le rispettive abitazioni in regime di arresti domiciliari così come disposto dall’autorità giudiziaria.