Truffa alle assicurazioni, 65 indagati. Perquisizioni in ospedale e in una clinica privata

Truffa alle assicurazioni, 65 indagati. Perquisizioni in ospedale e in una clinica privata
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Martedì 6 Dicembre 2022, 12:07 - Ultimo aggiornamento: 20:30

Perquisizioni nell'ospedale Perrino di Brindisi anche nella direzione sanitaria negli uffici dell'Inail e in una clinica privata nell'inchiesta della procura di Brindisi che vede indagate 65 persone per l'ipotesi di reato di truffa alle assicurazioni. Viene contestata anche la corruzione per un atto contrario ai doveri di ufficio poiché secondo la ricostruzione dell'indagine del procuratore aggiunto Antonio Negro e del sostituto Luca Miceli, condotta con i carabinieri, alcuni medici avrebbero percepito delle delle donazioni in regali o denaro da parte di alcuni avvocati per referti medici falsi in modo da dimostrare la presenza di lesioni per incidenti mai avvenuti.

False lesioni con stuntman

Nel decreto di perquisizione si parla anche di stuntman improvvisati: gente che avrebbe improvvisato incidenti stradali con danni alle auto e false lesioni per ottenere poi i rimborsi dalle assicurazioni.

A capo di questo sodalizio viene indicato un avvocato di Brindisi, mentre il suo braccio destro sarebbe un altro legale, sempre del Foro brindisino.

Viene contestata a 20 dei 65 indagati l'ipotesi di reato di associazione a delinquere finalizzata alle alla frode assicurativa. Ci sono nomi noti di medici e di avvocati di Brindisi. In questa inchiesta le perquisizioni riguardano la ricerca di documentazione certificati e referti medici, esami strumentali, consulenze medico legali, richiesta di risarcimento danni.

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