«Troppe multe annullate»: il Comune si indebita

«Troppe multe annullate»: il Comune si indebita
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Sabato 19 Ottobre 2019, 09:26 - Ultimo aggiornamento: 09:42
«Sono troppi i debiti fuori bilancio a carico del Comune di Brindisi in seguito all'annullamento delle multe per violazioni al Codice della strada». A sostenerlo, anche sulla base di un parere ufficiale da parte del collegio dei revisori dei conti, è la consigliera comunale di Brindisi Popolare ed ex assessore al Bilancio Carmela Lo Martire, per la quale tra l'altro le multe elevate dalla polizia locale sono troppe.

Ma il problema è innanzitutto quello delle contravvenzioni annullate dai giudici di pace. Se, sostiene infatti, di fronte a questo fenomeno «c'è persino il monito del collegio dei revisori, allora è il caso di prestare seriamente attenzione. A maggior ragione tenuto conto dello stato di predissesto nel quale si trova l'ente, benché ancora non si conosca il contenuto della manovra che il Comune ha anticipato di voler seguire per il riequilibrio».

La consigliera chiarisce, innanzitutto, di non avere nulla in contrario «sulla necessità di sanzionare chi sbaglia. Impossibile continuare a tollerare chi parcheggia l'auto sulle strisce pedonali o in modo tale da occupare lo stallo per disabili, così come è giusto e necessario punire l'automobilista che parcheggia in divieto di sosta e che si mette alla guida senza cintura o parlando al telefonino».

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E proprio stando ai dati resi noti dal comando della polizia locale, sottolinea, «è evidente che gli indisciplinati siano ancora tanti (purtroppo) e le multe sono tante, tantissime, forse troppe se vengono annullate così facilmente. Sono addirittura ancor di più rispetto alle previsioni degli incassi legati alle multe, tanto che, bilancio alla mano, con l'avanzo specifico del settore pari a ben 220mila euro, la polizia locale ha deciso di coprire spese per la partecipazione a seminari e corsi di aggiornamento, quelle per abbonamenti a riviste specializzate, quelle per l'acquisto di materiale per la sicurezza e anche quelle per la manutenzione delle ricetrasmittenti. Bisogna, pertanto, riconoscere che è un settore, quello delle multe, in tendenziale ed esponenziale crescita».
Ma il punto principale, come detto, è un altro. La domanda da porsi, infatti, secondo l'ex assessore al Bilancio, è come mai il contenzioso sulle multe per violazioni al Codice della strada «abbia raggiunto dimensioni così notevoli a Brindisi e, soprattutto, per quale motivo ci siano state una serie di sentenze, diventate definitive, con il Comune soccombente e in quanto tale condannato anche al pagamento delle spese legali».
La Lo Martire ricorda di avere sollevato la questione nelle ultime due sedute del consiglio comunale, senza tuttavia avere ottenuto alcun risultato. Ma ora, sostiene, «non si può più ignorare la questione perché di recente, c'è stato un parere del collegio dei revisori dei conti del Comune con invito all'ente ad assumere direttive (con un sottotitolo che sembra a chi scrive un invito a maggiore prudenza)».
I revisori Carmela Doronzo, Rocco Morciano e Giacomo Sergio Catalano, pur esprimendo parere favorevole sull'ultimo debito fuori bilancio riguardante diverse sentenze del giudice di pace, per un totale di 2.694,55 euro, scrivevano infatti: Considerata la frequenza con cui si verificano debiti fuori bilancio derivanti da sentenze per violazioni al codice della strada da parte di cittadini, in cui il Comune risulta essere soccombente, si invita l'ente a emanare direttive sulla opportunità di valutare attentamente le situazioni nella quali procedere a comminare la sanzione o meno, al fine di evitare numerosi contenziosi con conseguenti aggravi di oneri e costi per l'amministrazione, come interessi e spese processuali.
La domanda, quindi, per la consigliera Lo Martire è la seguente: «Che tipo di direttive intende dare il Comune di Brindisi per correggere il tiro e invertire la rotta dei contenziosi per multe? Anche perché, i costi per i contenziosi ricadono su tutta la comunità cittadina che, soprattutto in questo momento non ha bisogno di spese inutili».
E intanto, fa notare, il giudice di pace continua ad annullare le sanzioni elevate della polizia locale, come quelle per violazione della Zona a traffico limitato tra viale Regina Margherita e le Sciabiche.
F.R.P.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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