«Torre Guaceto tra le migliori dieci spiagge per nudisti» secondo Vanity Fair. Il presidente del Consorzio: «È vietato, ora basta»

«Torre Guaceto tra le migliori dieci spiagge per nudisti» secondo Vanity Fair. Il presidente del Consorzio: «È vietato, ora basta»
di Lucia PEZZUTO
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Sabato 3 Settembre 2022, 20:18 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 23:48

La rivista Vanity Fair elegge Torre Guaceto tra «le migliori dieci spiagge per nudisti d’Italia», ma il presidente del Consorzio non gradisce il riconoscimento. La Riserva naturale di Torre Guaceto, nella Marina di Carovigno, nell’arco degli anni ha giustamente meritato prestigiosi riconoscimenti tra i quali anche “Blue Park Award” che l’ha decretata nel 2019 tra le 16 oasi naturali più belle al mondo. Ma davanti al settimanale Vanity Fair che la inserisce tra le «migliori dieci spiagge per nudisti in Italia» qualcuno storce il naso.

Il commento del presidente del Consorzio

A farlo è lo stesso presidente del Consorzio di Torre Guaceto, Rocky Malatesta, che definisce la presenza dei nudisti nell’area protetta «un problema». «Tra i diversi riconoscimenti che abbiamo ricevuto in anni di attività, questo è quello che purtroppo siamo stati costretti, ancora una volta, a contestare - spiega Malatesta -. Le ragioni ho provato a spiegarle al direttore della rivista, inviandogli una lettera che riporto di seguito. Intanto alcuni media locali avevano rilanciato la notizia pensando fosse cosa bella e giusta. Peccato che la spiaggia in questione, quella bellissima laguna frontale alla torre, sia in Zona A, cioè inibita radicalmente alla balneazione al fine di tutelare le specie ittiche che proprio lì scelgono da secoli di riprodursi per la presenza di sorgenti di acqua dolce che rendono “fertile” e preziosa l’intera area. È consentito transitare sulla spiaggia, sostare ma non fare il bagno. Invece la comunità di nudisti, pur essendone consapevole, continua a derogare alle regole».


Il presidente del Consorzio spiega, pur apprezzando l’attenzione dedicata alla Riserva, le ragioni della sua contestazione direttamente al direttore del settimanale, Simone Marchetti. «La presenza dei nudisti su una delle spiagge dell’area protetta, è un problema che ci affligge ormai da tempo e le motivazioni che ci spingono a parlarne in modo negativo, per l’appunto, sono varie - scrive Malatesta -. Questi visitatori popolano un tratto di costa caratterizzato dal divieto assoluto di balneazione e nel quale è possibile condurre solo attività di ricerca scientifica o di sicurezza ad opera delle forze dell’Ordine. Se è vero che sulla spiaggia antistante la zona A si può sostare, è altrettanto conclamato e reso palese attraverso segnaletica, che qui non è possibile entrare in mare, quindi, assunto che appare impossibile in estate frequentare le spiagge senza immergersi, i bagnanti che frequentano la zona in questione lo fanno con la consapevolezza di perpetuare un’azione vietata dalla legge.

Al di là del gradimento o meno di un “movimento naturista”, che potrebbe essere anche accolto in una riserva protetta come naturale elemento armonico, espletato però in modalità regolamentate e lecite, c’è da sottolineare che la giurisprudenza è più volte intervenuta a tal proposito chiarendo che: la nudità integrale è ammessa e tollerata solo nelle spiagge riservate ai nudisti».

Non esiste una spiaggia dedicata


In parole povere a Torre Guaceto non esiste alcuna spiaggia dedicata ai nudisti, la presenza di persone o meglio bagnanti senza “il giusto abbigliamento” è una scelta arbitraria tutt’altro che consentita. «La spiaggia antistante la zona A dell’area protetta è un luogo pubblico, non identificato pertanto come area destinata ai nudisti - insiste Malatesta -. Inoltre, questo lembo di costa, frequentato solo da chi pratica il nudismo, è caratterizzata dalla presenza di nidi di fratino, un uccello a rischio di estinzione, tutelato dalla Direttiva 92/43 e la presenza umana in tale area mette a rischio la possibilità di successo delle nidificazioni. A questo già difficile quadro generale, si aggiunge la problematica della promozione della destinazione Torre Guaceto in circuiti di incontri on line molto discutibili che con il “naturismo” non hanno nulla a che fare. Come comprenderà, il protrarsi di comportamenti non leciti, divenuti oramai consuetudine, non è accettabile e da anni lavoriamo incessantemente con le autorità locali come la Guardia costiera, per dissuadere i frequentatori di quell’area, a volte sanzionandoli, al fine di debellare tale fenomeno». A questo punto il presidente del Consorzio chiede una rettifica dell’articolo nella speranza che nel frattempo si riesca ad arginare il fenomeno.
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