Torre Guaceto, oggi il nuovo presidente

L'oasi di Torre Guaceto
L'oasi di Torre Guaceto
di Francesco RIBEZZO PICCININ
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Venerdì 4 Giugno 2021, 05:00

Mentre oggi si svolgerà la riunione dell’assemblea dei soci del consorzio di gestione di Torre Guaceto, dalla quale emergerà la nomina del nuovo presidente dopo le dimissioni di Corrado Tarantino, ieri il consiglio comunale di Brindisi ha approvato, con i voti di maggioranza ed opposizione, eccezion fatta per i 5 Stelle, il Partito Repubblicano con Gabriele Antonino e per la consigliera Carmela Lo Martire, la proposta di modifica dello statuto del consorzio di gestione dell’oasi.

Il dibattito in Consiglio

«Per questa mozione sono stato oggetto di attacchi, mi è stato detto “stai attento”», ha raccontato il proponente Ercole Saponaro. «Ma attento a cosa? Torre Guaceto - ha incalzato - è patrimonio di tutta la provincia, di tutti i cittadini, non solo di Carovigno. La mia mozione parte da un fatto importante: le nomine politiche sono state macchiate dagli interessi della malavita e della criminalità, di chi per i propri interessi vende il proprio voto. E la mozione va proprio nella direzione di cancellare la possibilità che la politica cada in questi errori. Che purtroppo sono avvenuti e non possiamo fare finta di niente o essere omertosi ed avere paura di dire che questa mozione nasce perché il Comune di Carovigno è stato sciolto per mafia ed il consorzio di Torre Guaceto è stato oggetto di voto di scambio». Ma Saponaro ha attaccato anche i colleghi di partito di Carovigno: «Altro che contrastare la mia proposta, avrebbero dovuto tacere per non avere fatto in consiglio comunale quello che avrebbero dovuto fare, perché di quanto accaduto si parlava già da tempo ed invece loro sono rimasti silenti fino alla fine. Ora si indignano con un collega di Brindisi perché voleva condividere una nomina?».

Le modifiche previste

Le modifiche da introdurre prevedono la nomina del presidente del consorzio di gestione di Torre Guaceto tramite un apposito avviso pubblico “redatto sulla base degli indirizzi” stabiliti dall’assemblea dei soci, la nomina di un vice presidente ed un membro del cda da parte di Carovigno, la nomina di un vice presidente e di un membro del cda da parte di Brindisi e la nomina di un vice presidente e di un membro del consiglio di amministrazione da parte del Wwf. Tutti i membri, inoltre, sono rieleggibili una sola volta, mentre “la nomina di un membro che abbia ricoperto la carica per due mandati consecutivi è consentita se sia decorso un triennio dall’ultimo incarico”. Nominabile solo per due volte anche il revisore dei conti. Per modificare lo statuto, tuttavia, è necessario il voto unanime dell’assemblea dei soci che è composta non solo dall’amministrazione comunale di Brindisi, ma anche da quella di Carovigno e dal Wwf nazionale.

La posizione del Movimento 5 Stelle

«Siamo tutti contro la mafia e contro il voto di scambio» ha precisato il capogruppo dei 5 Stelle Gianluca Serra, che poi ha ricordato come questo tentativo di modifica sia un modo di «approfittare di questa situazione». Poi, ha ricordato che le persone coinvolte nell’indagine che hanno portato allo scioglimento del consiglio comunale annunciavano la suddivisione dei loro voti tra centrodestra e centrosinistra, aggiungendo che «se vincono i 5 Stelle mi attacco al tram». Un personaggio, ha aggiunto, «che veniva accusato direttamente dal consigliere regionale Bozzetti, minacciato di uscire con le gambe in avanti dal consiglio regionale. E nessuno gli dava la solidarietà, anzi qualcuno le definiva il peggiore consigliere mai avuto da Brindisi». La modifica allo statuto, ha concluso, «bisognava farla prima, quando qualcuno doveva uscire con le gambe in avanti dal consiglio regionale.

E menomale che hanno arrestato chi diceva queste cose».

Il sindaco di Brindisi

Il sindaco Rossi, dal canto suo, ha chiarito di essere favorevole alla modifica pur non condividendo la premessa e dunque il riferimento alla criminalità organizzata. «Le nomine politiche - ha rivendicato - rappresentano il braccio operativo di una idea di quello che deve essere la riserva di Torre Guaceto. E io ritengo che quello che deve essere la riserva debba determinarlo anche Brindisi. Questo è un delitto di lesa maestà perché lo deve stabilire solo il sindaco di Carovigno? Voglio ricordare che il parco delle Dune costiere ha tre soci: Ostuni, Fasano e la Provincia. La maggior parte del territorio, il 70%, è di Ostuni ma non c’è scritto da nessuna parte che uno solo deve nominare il presidente. C’è una sintesi. Che in certi casi può diventare faticosa. Ma c’è una sintesi. Quello che dico è questo: rimettiamo la politica al centro».

Il voto in assemblea

E intanto, oggi in assemblea proprio il primo cittadino di Brindisi sarà chiamato a votare la proposta della commissione prefettizia che guida Carovigno, che per la nomina del presidente dell’oasi ha utilizzato un apposito bando pubblico. E tra i papabili, c’è anche una brindisina: la presidente dell’associazione Le Colonne Arte Antica Anna Cinti.

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