Torna in carcere il boss condannato per l'omicidio dell'agente Magli
Revocati i domiciliari all'ergastolano Francesco Barivelo

Torna in carcere il boss condannato per l'omicidio dell'agente Magli Revocati i domiciliari all'ergastolano Francesco Barivelo
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Sabato 23 Maggio 2020, 20:56
Torna in carcere Francesco Barivelo, condannato all'ergastolo per reati di stampo mafioso e per l'omicidio dell'agente di polizia penitenziaria Carmelo Magli. Il trasferimento in cella è avvenuto in applicazione del 'dl Antimafià approvato dal Consiglio dei ministri lo scorso 9 maggio. Barilevo, che era detenuto nel carcere di Sulmona, aveva ottenuto lo scorso 26 marzo gli arresti domiciliari nella sua abitazione di Taranto in relazione ad una situazione clinica che avrebbe potuto essere pregiudicata dal Covid-19. Oggi gli è stato notificato il provvedimento di ripristino della custodia in carcere. I poliziotti della Squadra Mobile lo hanno prelevato dal suo appartamento del rione Tamburi e condotto al carcere di Lecce.

Anche in questo caso, come previsto dalla nuova normativa, l'iniziativa di riportare l'uomo in carcere è stata intrapresa dal Dap. «L'ho subito sentito come una sorta di dovere morale», ha detto capo del Dap, Bernardo Petralia. «Dal primo giorno - ha spiegato - siamo impegnati a dare seguito al ruolo che il nuovo decreto assegna al Dap, ma in un certo senso questa vicenda era in cima alla lista. Lo dovevamo al Corpo che mi onoro di guidare che, fra mille difficoltà, gestisce situazioni delicatissime e rappresenta la prima sentinella della sicurezza dei cittadini». La notizia del trasferimento in carcere ha rasserenato la figlia dell'agente, Lucia Magli, che nei giorni scorsi, subito dopo la scarcerazione dell'uomo, aveva reagito scrivendo su Fb parole dure: «Con il cuore che mi si contorce e le lacrime che scendono giù, mi chiedo perché?». «Che diritto ha questa persona di vivere in libertà quando mi ha privato di mio padre, ha tolto a me, mia madre e mia sorella la possibilità di essere felici?». Carmelo Magli aveva 24 anni e lavorava nel carcere di Taranto quando, la notte tra il 17 e il 18 novembre 1994, fu ucciso con una decina di colpi di pistola e mitraglietta. Era al volante della sua Opel Kadett e stava tornando a casa, a Francavilla Fontana (Brindisi), quando fu affiancato da un commando armato sulla strada per San Giorgio Jonico (Taranto), e fu crivellato ci proiettili. L'omicidio sarebbe stato compiuto per dare una lezione al Corpo di polizia penitenziaria tarantino che stava applicando rigidamente il regolamento carcerario. Barivelo era uno dei componenti il commando. Carmelo Magli, che era padre di due bambine, è stato poi riconosciuto dal ministero dell'Interno Vittima del Dovere ed insignito della Medaglia d'Oro al Merito Civile alla Memoria. 
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