Taser, prova superata: sì alla pistola elettrica

Taser, prova superata: sì alla pistola elettrica
di Roberta GRASSI
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Giovedì 15 Luglio 2021, 13:45

Fine della fase operativa. La pistola elettrica entra a pieno regime a far parte delle armi in dotazione alle forze di polizia. A certificarlo, la gara nazionale aggiudicata alla società Axon, per la fornitura di dispositivi a conduzione elettrica (Ced) Taser alle Forze dell'Ordine italiane. A seguito della firma del contratto, all'inizio di luglio, 4.482 dispositivi Taser X2 saranno forniti in dotazione alla Polizia di Stato, all'Arma dei Carabinieri e alla Guardia di Finanza.

La società ha comunicato il via libera


Lo rende noto la stessa società. L'iter per l'utilizzo in via sperimentale del dispositivo Taser (che produce un elettroshock in grado di immobilizzare chi viene colpito) da parte delle Forze dell'Ordine italiane è iniziato nel 2014, mentre la sperimentazione è stata avviata nel 2018 e ha coinvolto le forze della Polizia di Stato, dell'Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza di 12 città italiane: Milano, Torino, Genova, Padova, Reggio Emilia, Bologna, Firenze, Caserta, Napoli, Brindisi, Catania e Palermo.

Il test superato

La sperimentazione si è conclusa con successo e, nel gennaio 2020, il Consiglio dei Ministri ha approvato un regolamento, recepito da un decreto del Presidente della Repubblica, che ha aggiunto il dispositivo Taser alla lista delle armi in dotazione alle Forze dell'Ordine italiane. Axon si è aggiudicata la gara nazionale dopo aver completato con successo tutti i test e le verifiche di conformità richieste. «Siamo davvero molto entusiasti della conclusione positiva di questa sperimentazione e onorati di essere stati selezionati per fornire alle Forze dell'Ordine italiane i dispositivi Axon Taser X2», sottolinea Loris Angeloni, Managing Director di Axon Italia.
Conclusa la sperimentazione, il Consiglio dei Ministri ha approvato un regolamento, recepito da un decreto del Presidente della Repubblica, che ha aggiunto il dispositivo taser alla lista delle armi in dotazione alle forze dell'ordine italiane. Axon si è aggiudicata la gara nazionale dopo aver completato con successo tutti i test e le verifiche di conformità richieste, precisa Angeloni.


Soddisfazione anche da parte dei sindacati di polizia.

«Finalmente la procedura iniziata più di due anni fa con l'allora ministro dell'Interno Matteo Salvini e sostenuta dall'attuale sottosegretario Nicola Molteni sta giungendo positivamente al termine», afferma Stefano Paoloni, segretario generale del Sap. «Molti sono stati gli ostacoli che si sono dovuti superare, alcuni figli di un pregiudizio che i dati smentiscono categoricamente», continua.

E rimarca: «Il taser consente di rendere gli interventi delle forze di polizia più sicuri ed efficaci. Le persone che per legge devono essere fermate nella stragrande maggioranza dei casi (circa 14 volte su 15) alla sola vista del taser desistono dai loro intenti violenti».

Non solo. «Inoltre questo strumento - conclude Paoloni - consente all'operatore di polizia un uso proporzionale della forza rispetto alla violenza o alla resistenza che deve vincere. Di non secondaria importanza vi è anche il fatto che abbinato al taser vi è una telecamera che automaticamente riprende tutto l'intervento a garanzia di tutti». Fabio Conestà, Segretario Generale del Movimento Sindacale Autonomo di Polizia (Mosap), da parte sua aggiunge: «Adesso speriamo di vedere i taser al più presto in dotazione al personale in divisa in servizio su strada».
Nel capoluogo la pistola elettrica è stata impiegata, durante la fase sperimentale, solo in una circostanza, nel giugno del 2019, per bloccare un 54enne. L'uomo (che già aveva minacciato di lanciarsi nel vuoto da uno dei torrioni del Monumento al marinaio) era andato in escandescenza e con un coltello aveva tentato di uccidersi davanti agli occhi dei suoi famigliari.
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