Un superstite della Norman sull'incendio dell'Olympia: «Stavolta una mobilitazione più veloce»

Un superstite della Norman sull'incendio dell'Olympia: «Stavolta una mobilitazione più veloce»
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Sabato 19 Febbraio 2022, 08:55 - Ultimo aggiornamento: 21 Febbraio, 21:07

Un incubo che si è ripetuto. Uno dei naufraghi del traghetto Euroferry Olympia, andato in fiamme ieri al largo di Corfù, aveva vissuto la stessa tragedia nell'incendio della nave Norman Atlantic, nel dicembre 2014, disastro avvenuto nel Canale d'Otranto in cui morirono 31 persone.

Era la notte tra il 27 e il 28 dicembre 2014, con bufera di neve e il mare in burrasca, quando il traghetto "Norman Atlantic" che viaggiava da Igoumenitsa (Grecia) ad Ancona con 499 persone a bordo, prese fuoco al largo delle coste albanesi. Morirono 31 passeggeri, 19 dei quali dispersi, e altri 64 rimasero feriti. Dopo l'evacuazione del traghetto con navi della Marina Militare italiana, i superstiti, e poi anche il relitto, furono portati a Brindisi, con i rimorchiatori dell'impresa brindisina dei fratelli Barretta, e poi a Bari. Nel capoluogo pugliese, a oltre sette anni dai fatti, è ancora in corso il processo di primo grado per il naufragio.

Le dichiarazioni a Skai

Lo strano destino è stato reso noto dall'emittente televisiva greca Skai a cui l'uomo ha dichiarato che «rispetto al precedente incidente c'è stata una mobilitazione più veloce all'interno della nave e sono stati in grado di lasciarla in tempo» e che anche le condizioni meteorologiche, in questa circostanza, «sono state un fattore positivo».

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