Caro bollette, i sindaci della provincia di Brindisi scrivono al Governo: «Ci aiuti o sarà crac»

Caro bollette, i sindaci della provincia di Brindisi scrivono al Governo: «Ci aiuti o sarà crac»
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Sabato 1 Ottobre 2022, 12:06 - Ultimo aggiornamento: 12:16

Energia, la stangata d'autunno rischia di mandare al default centinaia di Comuni italiani. E dalla Puglia i primi a fare fronte comune e a chiedere «l'immediato intervento del Governo» sono i sindaci del Brindisino, che con la regia della Provincia retta da Toni Matarrelli, primo cittadino di Mesagne, scriveranno una lettera al ministero per la Transizione energetica chiedendo una nuova tranche di aiuti. Lo faranno alla vigilia della presentazione dei bilanci di previsione nei rispettivi Consiglio comunali e dopo aver scandagliato tanto la possibilità di ridurre o spegnere anticipatamente l'illuminazione pubblica che quella, simbolicamente anche più forte, di trascorrere un Natale al buio, senza le tradizionali luminarie. Ipotesi che i primi cittadini della provincia brindisina hanno, per il momento, scartato per ragioni di sicurezza, in un caso, e di sostegno all'economia nell'altro. E nel frattempo in mattinata si sono riuniti, per cercare nuove soluzioni. 

Rossi: "Non lasceremo i Comuni con il Cerino in mano"

«Nell'incontro in Provincia dei giorni scorsi - spiega Riccardo Rossi, sindaco di Brindisi - abbiamo valutato davvero ogni ipotesi.

Ma non si possono lasciare i Comuni con il cerino della tenuta dei conti acceso in mano, costretti a decidere fra scelte che, in ogni caso, penalizzerebbero i cittadini». Il sindaco spiega quanto era stato oggetto di discussione già nei giorni scorsi. «Se succede un incidente - prosegue Rossi - o una rapina in una zona che si è deliberatamente deciso di illuminare meno, chi ne dovrebbe rispondere? Ci sono responsabilità penali che non è giusto si assumano i singoli sindaci. Diverso sarebbe se ci fosse un provvedimento del Governo». Rinunciare al Natale illuminato a festa? «Anche questo abbiamo pensato, ma i commercianti, le attività turistiche, le imprese delle luminarie come farebbero? È il Governo che deve indicarci la strada da seguire». La città di Brindisi ha già previsto una maggiore spesa per l'energia di oltre 2,5 milioni di euro. «Pensi che abbiamo bandito due gare per la gestione delle piscine pubbliche e non si è presentato nessuno conclude perché soltanto per riscaldare gli ambienti servirebbero 300-350mila euro».

«La nostra speranza commenta Francesco Zaccaria, sindaco di Fasano è che una qualche forma di sollievo arrivi dalla nave gasiera a Piombino: la Soprintendenza si è soffermata sul colore della nave, mentre qui c'è tutto un Paese che rischia di andare a picco. Ben vengano altre navi simili in altri porti perché tantissime amministrazioni vivono momenti di profonda difficoltà». Sulle iniziative da prendere «saremo compatti aggiunge Zaccaria e le assumeremo collegialmente». Si dice «spaventato» il sindaco di Torchiarolo, Elio Ciccarese: «Il nostro Comune è in pre-dissesto, abbiamo pensato di tagliare i servizi, ma non è una strada percorribile. L'unica opzione è che il Governo ci dia una mano, con una nuova tranche di aiuti».

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