Shuttle aeroporto-stazione: i nodi del vecchio appalto sul tavolo del governo

Shuttle aeroporto-stazione: i nodi del vecchio appalto sul tavolo del governo
di Francesco RIBEZZO PICCININ
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Mercoledì 20 Novembre 2019, 07:42
Un tavolo con ministero dello Sviluppo economico, ministero delle Infrastrutture e Regione Puglia per stabilire il da farsi per quanto riguarda il vecchio progetto dello Shuttle di Brindisi, quello su gomma. A chiederlo è l'amministrazione comunale brindisina che non è ancora riuscita a venire a capo della questione legata al vecchio progetto.

Un'opera appaltata alla Doronzo Infrastrutture per 23 milioni di euro (a fronte dei 40 previsti inizialmente). A luglio, l'allora ministro per il Sud Barbara Lezzi aveva chiarito che l'interlocuzione con la ditta era già stata avviata e che, come del resto era già stato sottolineato nelle settimane precedenti dal sindaco Riccardo Rossi e dal vice sindaco ed assessore ai Lavori pubblici Tiziana Brigante, l'idea era quella di conservare le parti utili del vecchio progetto come la Circolare del mare, le piste ciclabili e gli interventi sulla viabilità.

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Nel frattempo, infatti, anche grazie al supporto del governo e di Rfi, si è arrivati ad un progetto di collegamento su strada ferrata, considerato molto più utile e adatto. E così, mentre da un lato procede l'iter per il nuovo Shuttle, la questione del vecchio appalto si trascina ormai da molti mesi. Durante i quali, sostanzialmente, si è parlato di tre possibilità: non realizzare il vecchio progetto, realizzarlo integralmente o realizzarlo solo in parte. La seconda possibilità, che sembrerebbe avrebbe poco senso visto che creerebbe una ridondanza di servizi di collegamento tra stazione ed aeroporto, è stata valutata perché si pensava ad una modifica al progetto che lo rendesse funzionale ad esempio al miglioramento del servizio pubblico urbano. Modifica che, naturalmente, dovrebbe essere concordata con l'azienda appaltatrice. Altra possibilità era la mancata realizzazione dello Shuttle su gomma. In questo modo, però, la stazione appaltante, dunque il Comune, dovrebbe versare alla Doronzo circa 3 milioni di euro a titolo di penale. Una somma che l'ente, già in difficoltà, non potrebbe permettersi di pagare. Infine, l'ultima possibilità, quella sulla quale si stava lavorando secondo quanto aveva annunciato l'allora ministro Lezzi.
Fino ad oggi, tuttavia, non sembra siano stati fatti significativi passi in avanti. E così, l'amministrazione comunale ha deciso di formalizzare alla Regione Puglia la richiesta di coinvolgimento del ministero dello Sviluppo economico e del ministero delle Infrastrutture nella decisione.

La nuova versione dello Shuttle infatti, quella su strada ferrata, secondo quanto formalizzato dall'amministrazione «risulterebbe certamente più funzionale per il collegamento tra l'aerostazione della città di Brindisi e dell'intera area ionica salentina». Ecco perché la necessità di avviare un tavolo di concertazione con le stesse istituzioni firmatarie dell'accordo di programma che prevedeva tra gli altri interventi anche quello dello Shuttle su gomma, in modo da «definire il perimetro dell'opera in oggetto nel rispetto degli obblighi contrattuali in essere con la ditta esecutrice atteso il sopravvenuto finanziamento per il nominato collegamento ferroviario».

Il Comune ha chiesto alla Regione Puglia, spiega il vice sindaco ed assessore ai Lavori pubblici, «che quest'ultima si attivi per fissare lei stessa, che a differenza nostra era parte di quell'accordo di programma che ha prodotto il contratto per lo Shuttle su gomma, un incontro con il ministero dello Sviluppo economico ed il ministero delle Infrastrutture». Un vertice, sottolinea la Brigante, «al quale il Comune sarà invitato quale interessato principale ed attuatore del progetto, visto che siamo noi la stazione appaltante. Ma è evidente che chi ha il potere di richiamare gli originari attori dell'appalto non siamo noi».

Tutto questo, ricorda il vice sindaco, perché «c'è un finanziamento per il collegamento su rotaia, opera che noi preferiamo. Ma allo stesso tempo è vigente un contratto con il quale ci siamo impegnati nella realizzazione di quell'altro tipo di collegamento, quello su gomma. Due opere che hanno sostanzialmente la stessa funzione. Il nostro, dunque, è uno sforzo per tenere fede agli impegni di quel contratto e soprattutto per comprendere quali delle opere inserite in quel contratto possiamo recuperare. I protagonisti di quell'accordo di programma ci diranno con precisione, quindi, in che maniera possiamo rimodulare il progetto». Un atto di indirizzo, quello approvato nelle scorse ore dalla giunta, «scaturito naturalmente dall'interlocuzione tra i nostri dirigenti e quelli della Regione».

E nel frattempo, sulla base di recenti contatti tra i dirigenti di palazzo di città e Rfi, conclude il vice sindaco Brigante, «pare che i loro tecnici stiano provvedendo a redigere il progetto, mantenendo il cronoprogramma che si erano prefissati».
 
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