Selfie col cappio al collo: «Aiutatemi». Ma per lui scatta la denuncia per procurato allarme

Selfie col cappio al collo: «Aiutatemi». Ma per lui scatta la denuncia per procurato allarme
di Cristina PEDE
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Domenica 13 Settembre 2020, 09:50 - Ultimo aggiornamento: 12:45
Ha manifestato intenti suicidi mandando una foto in atteggiamenti inequivocabili con i sistemi di messaggistica e lamentando problemi economici per i quali chiedeva aiuto a conoscenti e amici, ma all'arrivo delle forze dell'ordine allertate da un'amica del protagonista, la situazione era tutt'altro che drammatica: denunciato per procurato allarme.

La strana iniziativa è stata ideata da un 45enne di San Pietro Vernotico; un'idea balenata a quanto pare all'improvviso e che ha lui stesso giustificato con un bisogno economico. L'uomo si è ritratto con un cappio al collo e venerdì scorso ha inviato la foto attraverso l'applicazione messenger, corredando l'immagine ad un breve testo nel quale chiedeva aiuto per poter far fronte ai problemi economici che lo affliggevano o in alternativa l'avrebbe fatta finita, secondo l'eloquente immagine. Un messaggio che per qualcuno è risultato uno scherzo, ma una sua conoscente una volta letto, ha pensato di ricorrere all'aiuto delle forze dell'ordine. La donna ha infatti messo a conoscenza i militari della locale stazione di quanto aveva ricevuto con le indicazioni sulla persona in questione. Sono così scattati immediatamente i controlli da parte dei carabinieri di San Pietro che, una volta giunti a casa del 45enne, lo hanno trovato tranquillo e intento nella sua quotidianità, in atteggiamenti che non lasciavano presagire nessun gesto estremo.

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L'uomo è apparso tranquillo e quasi incredulo della visita dei militari intenti negli accertamenti del caso. Alla richiesta di spiegazioni, l'uomo che non manifestava nessun segno di disagio tale da giustificare l'intento suicida che aveva palesato nei messaggi, ha raccontato ai carabinieri di aver voluto recuperare del denaro per fare fronte ai suoi bisogni e ad una situazione debitoria che lo affliggeva. Una spiegazione che naturalmente non ha commosso i militari i quali hanno proceduto con una denuncia a piede libero nei confronti dell'uomo per aver con il suo gesto procurato un allarme generale tra quanti hanno ricevuto il suo messaggio.

Sgomento tra quanti hanno ricevuto il messaggio una volta appurato quanto era stato programmato dall'uomo. Se uno scherzo infatti, sia pur eccessivo poteva essere in qualche modo giustificato, diverso è stato per il tentativo di truffa messo in atto dall'uomo. Un gesto che, oltre ad aver allarmato i riceventi, ha confermato quanto spesso i sistemi telematici vengono usati in maniera distorta. Le forze dell'ordine sono costantemente impegnate a contrastare qualsiasi forma di truffa, di contraffazione e di alterazione della realtà attraverso l'uso di sistemi informatici. Soprattutto nel corso della stagione estiva e ai danni di potenziali villeggianti, vengono messe in atto truffe proprio attraverso offerte online di situazioni relative alle attività ricettive, spesso inesistenti. Non mancano neanche le vendite fittizie di prodotti inesistenti e i tentativi di truffe in diversi ambiti tanto che l'iniziativa del 45enne sanpietrano è risultata tra le più originali.
 
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