E' finito male il furto di una Land Rover “Evoque”, commesso in trasferta a Lecce mercoledì scorso da due brindisini. Il 43enne Antimo Libardo è stato arrestato in flagranza di reato dagli investigatori della Squadra mobile di Lecce mentre a bordo di una Lancia Ypsilon tentava di arrivare a Brindisi.
Un'articolata attività d'indagine ha visto inoltre denunciare in concorso anche un altro brindisino, il 35enne C.S.N.: era infatti quest'ultimo che si dava alla fuga a bordo della Land Rover “Evoque”, rubata nella mattinata di mercoledì a Lecce in via Giovanni Andrea Coppola, angolo via Toscana.
Il furto
Il Suv si è poi schiantato in una zona di campagna, arrestando la sua corsa prima contro un muro a secco e poi violentemente contro un albero di ulivo. Rimasto illeso, il 35enne faceva momentaneamente perdere le tracce. Subito dopo, le ricerche degli investigatori si sono estese fino a Brindisi, presso l’abitazione della compagna, e non a caso: la donna risultava avere un contratto di noleggio della Lancia Ypsilon condotta da Libardo.
Così, il 35enne, avendo appreso che era ricercato dalla polizia si è quindi presentato spontaneamente in Questura.
L'inseguimento e la fuga
Il personale di polizia dislocato sulla superstrada Lecce-Brindisi aveva notato quella Lancia Ypsilon sfrecciare a forte velocità insieme a un Land Rover modello “Evoque” di colore bianco: alla guida c'era una persona con addosso un cappellino scuro. Ne è nato così un pedinamento, fino a quando entrambi i veicoli hanno imboccato l’uscita Squinzano/Trepuzzi.
In direzione di Squinzano, i due veicoli si sono immessi poi in una stradina interpoderale, dove si sono fermati. Qui, affiancato il Suv, i poliziotti si sono poi qualificati (riconoscendo il conducente in C.S.N.), ma il 35enne ha improvvisamente accelerato cercando di far perdere le proprie tracce. L'inseguimento successivo, avvenuto attraverso le campagne della zona, finiva con uno schianto del Suv contro un albero e la fuga del 35enne.