Rottamazione delle cartelle esattoriali: quattro Comuni in provincia di Brindisi aderiscono alla tregua fiscale

Una sede di Equitalia
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Martedì 24 Gennaio 2023, 05:00

Ancora nessuna decisione, da parte del Comune di Brindisi, sulla rottamazione delle cartelle esattoriali prevista dalla legge di bilancio 2023, che riguarda tutti i carichi affidati all’agente della riscossione nel periodo compreso tra il primo gennaio del 2000 ed il 30 giugno del 2022. Serve, infatti, una valutazione dell’impatto della decisione sui conti del Comune, già in predissesto. Valutazione che richiede tempo e rispetto alla quale il sindaco Riccardo Rossi appare piuttosto scettico. Non è ancora detta, tuttavia, l’ultima parola.

I rischi per gli equilibri del bilancio

«Prima di poter prendere una decisione - sottolinea il primo cittadino - va valutato l’impatto del provvedimento sui conti del Comune. Nel senso che siccome si tratta di cartelle di molti anni fa, bisogna capire se negli anni sono state rese inesigibili. In quel caso, vuol dire che quei cosiddetti residui non ci sono già più, sono stati stralciati, e dunque non c’è un peso economico sul bilancio del Comune. In caso contrario, invece, l’adesione comporta uno stralcio e, di conseguenza, un disavanzo per l’ente locale. Ecco perché dico che va valutata con attenzione la portata di questa misura». Un conto, infatti, è concedere - nell’ambito di questa cosiddetta “tregua fiscale” - ai Comuni un contributo per sanare l’eventuale disavanzo derivante dalla cancellazione delle cartelle fino a mille euro e dal pagamento senza sanzioni, interessi di mora e aggio oltre i mille euro. Un altro è semplicemente concedere quello che, di fatto, è un condono. «Per le conseguenze che ha su un Comune - sostiene Rossi - a mio avviso un governo che prende un provvedimento del genere dovrebbe risanare gli enti che aderiscono a questa possibilità. Altrimenti vuol dire che si sta giocando con i bilanci degli altri». E il Comune di Brindisi, dal punto di vista economico, non vive una situazione particolarmente rosea, nonostante i miglioramenti degli ultimi anni. «Noi - ricorda infatti il sindaco - siamo già in riequilibrio. Anche per questo bisogna avere esattamente conoscenza della portata di questo provvedimento sulle nostre casse».

La questione etica

Ma c’è anche, per Rossi, una questione prettamente politica. «Ritengo discutibile - dice infatti - che si proceda sempre con questi condoni. Perché di questo si tratta. Questi continui condoni non fanno certamente bene dal punto di vista della fedeltà contributiva». Il rischio, infatti, è che alcuni contribuenti evitino di fare il proprio dovere proprio sapendo che periodicamente i governi concedono una sanatoria. Tra l’altro, aggiunge il primo cittadino rispondendo indirettamente a chi gli chiede di aderire alla rottamazione delle cartelle esattoriali facendo leva sulle attuali difficoltà economiche e su quelle del periodo Covid, «non si può certo dire che queste cartelle non siano state pagate perché oggi c’è la crisi economica, perché parliamo di cartelle che risalgono fino al 2000. Chi non ha pagato non lo ha fatto certo perché oggi l’economia è in crisi o c’è stato il Covid. Queste sono cose che all’epoca non c’erano».

Il resto del territorio

Comuni divisi, in provincia, sull’opportunità di aderire o meno alla rottamazione delle cartelle esattoriali sino a mille euro. Per sciogliere le riserve e rispondere “picche” c’è tempo sino a fine mese. Conti alla mano, decisione non semplice, soprattutto per i Comuni che attraverso sopratutto la riscossione delle multe stradali, incassano non pochi introiti sulla carta. Ma nonostante il peso della misura, tra gli enti, c’è già chi ho rotto gli indugi.

Chi ha scelto il “sì”

Cellino San Marco è il primo paese rottamatore della provincia di Brindisi. Una facoltà per i comuni, quanto stabilito nella legge di Bilancio del governo, un’opportunità che il comune di Cellino ha colto al volo a sostegno di cittadini e piccole imprese locali. «Questo passo non rappresenta una fonte di perdita per le casse comunali – spiega il sindaco Marco Marra - sicuramente potrà dare una mano alle famiglie interessate da questi provvedimenti. In questo modo si può far “rientrare in carreggiata” tante famiglie, tante imprese, soprattutto quelle più piccole, maggiormente in sofferenza». Per l’assessore al Bilancio e ai Tributi Giada Occhibianco si tratta di «una misura che darà respiro alle famiglie già messe duramente alla prova dalla pandemia, dal caro bollette e dalla crisi dovuta al conflitto in Ucraina». «La lotta alla grande evasione fiscale resta uno degli obiettivi di questa amministrazione comunale – è stata la dichiarazione del vicesindaco Marina Del Foro - non si tratta quindi di un condono, ma di una “tregua fiscale” che serve ad aiutare chi ha accumulato debiti inferiori a mille euro con la pubblica amministrazione. Recuperare imposte e multe inevase ha un costo e mandare in riscossione cartelle intestate ad aziende fallite da anni o a persone decedute o trasferitesi all’estero o irreperibili per un qualsiasi motivo e che risalgono ad anni addietro, significa stressare ulteriormente la già ingolfatissima macchina burocratica. Per non parlare del fatto che i costi di gestione e le spese di riscossione delle pratiche, in caso di importi modesti, possono arrivare a superare la cifra che si intende recuperare». Il sindaco Marra, infine aggiunge: «L’agevolazione che abbiamo sostenuto con convinzione dimostra, ancora una volta, quanto questa amministrazione sia vicina alle reali esigenze dei nostri concittadini. Sarà nostra premura informare i cittadini interessati dalla presente conciliazione circa le modalità e le misure che adotterà l’amministrazione comunale». Anche il comune di San Pietro Vernotico ha accolto favorevolmente l’iniziativa e aderisce alla rottamazione. Via libera dall’amministrazione comunale della città degli Imperiali. «Il Comune di Francavilla Fontana aderisce allo stralcio dei crediti di importo residuo fino a mille euro», dichiara l’assessore alle Finanze Antonella Iurlaro. Entro il 31 gennaio il comune di Francavilla non effettuerà alcuna comunicazione all’agente di riscossione, in quanto, come precisa l’assessore “in assenza della delibera troverà applicazione lo stralcio». Anche la città di Mesagne aderisce alla rottamazione delle cartelle esattoriali e non delibera, come la legge prescrive, in senso contrario entro il prossimo 31 gennaio.

I tanti dubbiosi ed i pochi (per ora) contrari

Ancora incerte invece le sorti dei cittadini di Torchiarolo. «Decideremo nei prossimi giorni – ha commentato il sindaco Elio Ciccarese – dopo aver valutato la quantità di pendenze e quanto possono influire sul bilancio comunale, soprattutto per la condizione di predissesto che abbiamo ereditato». Attesa anche per San Donaci: «Stiamo monitorando l’evoluzione interpretativa della norma ed anche le attese per un eventuale modifica – scrive il sindaco Angelo Marasco - non ci avvarremo del comma 229. Leggiamo sulla stampa specializzata che la norma così formulata potrebbe creare disparità tra comuni che affidano i ruoli all’Ader rispetto ai comuni che hanno scelto altre modalità di riscossione». In fase decisionale anche il comune di Torre Santa Susanna ed Erchie. Sull’adesione al minicondono per le cartelle esattoriali sotto i mille euro, prevista dalla nuova Finanziaria, il Comune di Ceglie Messapica è in fase di analisi e riflessione. A tal proposito si è pronunciato il sindaco, Angelo Palmisano, che ha spiegato: «Stiamo valutando le modalità di applicazione della norma al Bilancio che è ancora in fase di costruzione». Al momento, quindi, gli uffici comunali preposti sono a lavoro e stanno valutando la situazione al fine di comprendere se aderire o meno alla “rottamazione” entro il prossimo 31 gennaio, termine ultimo previsto per i sindaci che dovranno comunicare l’eventuale “rifiuto” in merito dall’ente che rappresentano. Mentre Ceglie prende tempo per stabilire come muoversi, il Comune di Villa Castelli ha già scelto, decidendo di non aderire alla misura. E lo stesso vale anche per Fasano. Dubbi da scioglieliere nelle prossime ore, invece,a Latiano e Cisternino.Infine il rebus, legato ai due comuni tuttora commissariati: Ostuni e Carovigno.

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