Rosa Marina, pochi posti in spiaggia: è polemica

Rosa Marina, pochi posti in spiaggia: è polemica
di Danilo SANTORO
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Martedì 8 Giugno 2021, 05:00

Quasi cinquecento richieste. Solo 186 le postazioni con ombrelloni disponibili. Il sorteggio, davanti ad un notaio, come punto di equilibrio. Non facile ma necessario per evitare strascichi polemici infiniti. Seconda estate post covid a Rosa Marina, l’esclusivo villaggio lungo il litorale nord di Ostuni, in provincia di Brindisi. E dalla Lambertiana al Capanno, passando per il Rodos, le spiagge sono pronte ad essere prese d’assalto dai villeggianti.

I posti insufficienti e i costi

Per qualcuno fa tendenza, per altri invece è una necessità avere l’ombrellone a ridosso del bagnasciuga. «Voglio smentire che si tratta di una rincorsa ad uno status symbol. Nella maggior parte dei casi si tratta di un bisogno: e mi riferisco agli anziani o alle famiglie piccole con bambini. Persone fragili, che richiedono attenzione e quasi una difesa da ogni possibile forma di “ombrellone selvaggio”. Soprattutto in questo periodo pandemico. Ed è proprio per questo che ormai quei numeri di postazioni sono insufficienti. Per il resto esprimo un giudizio positivo sulla procedura». Così l’avvocato Martino Sportelli, tra i consorziati di lungo corso all’interno del rinomato complesso di ville. I prezzi per gli ombrelloni per il 2021 sono gli stessi dello scorso anno: 1.500 euro prima e seconda fila; 1.300 euro terza, quarta e quinta. Questo per l’intera stagione estiva, da metà giugno a metà settembre. E poi ci sono gli abbonamenti bimestrali e mensili, per i pochi posti rimasti.

Il "sorteggio"

Nel week end scorso il sorteggio, con qualche polemica di contorno, relativa a meno di 10 assegnazioni stagionali, per chi sorteggiato non era presente. Da qui la doppia opzione, se andare subito a scorrimento della graduatoria o aggiornare l’assegnazione, previa comunicazione ai riservisti. Alla fine è valso il principio della presenza. Restano – secondo i consorziati - i posti limitati di concessione e le conseguenti richieste interminabili. «Rosa Marina è diventato ormai uno dei villaggi sul mare tra i più grandi d’Europa, con quasi 3.600 unità immobiliari. È necessario - ritiene Sportelli - che possa essere avviato un tavolo di concertazione, tra Regione, Comune di Ostuni, Capitaneria di porto e consorzio di Rosa Marina, per aumentare la dotazione di posti sulle spiagge di competenza».

Ad oggi così sono 186 le postazioni con ombrelloni che possono essere suddivise tra le tre spiagge. In particolare: 101 ombrelloni per il Rodos, 32 Lambertiana e 40 per il Capanno. Per Rodos e Capanno vanno aggiunge 13 postazioni in totale per gli abbonamenti mensili. «Serve avviare un confronto, da svolgere non a giugno a ridosso dell’estate, ma a gennaio per valutare ogni possibile iniziativa che possa andare nella direzione di assecondare le molteplici richieste. Anche perché – continua il legale - due nostre spiagge sono bandiera blu, rappresentiamo un terzo dei contribuenti della Tari nel territorio di Ostuni. Oltre ventimila villeggianti che portano ricchezza a quella zona e che meritano una maggiore attenzione su tanti fronti, tra cui anche un numero maggiore di concessioni».

La soluzione: un manager

Il professionista individua una possibile soluzione, per fronteggiare questa come altre vertenze all’interno del complesso residenziale esclusivo. «Giusto proseguire nella democrazia e nella rappresentanza delle scelte, ma ritengo quanto mai necessario dotare il consorzio di un manager: una figura che diriga tutti i servizi presenti nel villaggio. Tra cui anche gli ombrelloni. Serve un professionista che si dedichi a tempo pieno in una prospettiva di rilancio di Rosa Marina. Perché - conclude l’avvocato Martino Sportelli - più rilanci il villaggio, più valgono gli immobili, e soprattutto si andrebbe a creare un contesto più armonico per bambini, giovani e le famiglie».

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