Rissa al ristorante alla festa per Comunione e Cresima: tre indagati, in due sono ai domiciliari

Rissa al ristorante alla festa per Comunione e Cresima: tre indagati, in due sono ai domiciliari
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Mercoledì 11 Maggio 2022, 17:14 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 19:14

Doveva essere un giorno di festa a coronamento dei sacramenti religiosi della Cresima e della Prima Comunione. In realtà si è trasformato in qualcosa di antitetico - eufemismo - rispetto a quanto professato dalla dottrina cattolica. Non si sa se qualcuno abbia porto l'altra guancia, si sa che qualcuno ha finito per darsele di santa ragione e ha innescato nientemeno che una rissa nel ristorante dei festeggiamenti successivi alle candide celebrazioni religiose. Insomma, alla fine, sono dovuti intervenire i carabinieri per riportare l'ordine, con buona pace dei buoni propositi in precedenza appresi e professati in chiesa. I fatti risalgono a domenica scorsa e si sono verificati in un noto ristorante-sala ricevimenti di San Vito dei Normanni, in provincia di Brindisi.

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La violenta lite tra le tavolate

Qui ci sono due feste: una per una Cresima e l'altra per una Prima Comunione. Due tavolate distinte ma contigue. In una delle tavolate festanti a margine della celebrazione religiosa (Prima Comunione) vi è un gruppo di persone di San Vito dei Normanni, in un'altra (Cresima) siede gente spostatasi da Oria. Non si sa come, quando e perché e non si sa neppure quanto abbia inciso il "beverage", ma insomma a un certo punto gli animi si sono scaldati: discussione al tavolo della Prima Comunione che poi si estende a quello della Cresima e, infine, baraonda e tafferugli. Volano parole, insulti, stoviglie, sedie, un po' di tutto. Persino pugni e schiaffi.

L'arrivo dei carabinieri e le accuse

I carabinieri identificano e in seguito denunciano i commensali più facinorosi. Si tratta, in particolare, di tre persone: A.D.I., sanvitese di 32 anni, G.N., sanvitese di 53 anni, e di A.P., oritano di 30 anni.

I primi due sono difesi dall'avvocato Andrea D'Agostino, il terzo dall'avvocato Pasquale Fistetti. I legali sono chiamati a difendere i loro assistiti da un processo per direttissima con l'accusa di rissa aggravata. Stando alle prime ricostruzioni, almeno 20 persone sarebbero entrate in conflitto per ragioni da accertare ma i tre sopra menzionati sarebbero stati i protagonisti dell'alterco. Un sanvitese e un oritano, in particolare, non si sarebbero fatti scrupoli. L'oritano se l'è presa con il sanvitese e sarebbe stato raggiunto, per tutta risposta, da un pugno in pieno volto. Ciò, anche quando sul posto c'erano già i carabinieri. G.N., altro sanvitese, si dimena e dà battaglia. Alla fine, l'oritano pur denunciato viene portato in ospedale, medicato e infine sottoposto all'obbligo di dimora. Domiciliari, invece, per i due sanvitesi. Per A.D.I. anche l'ipotesi di lesioni colpose e resistenza a pubblico ufficiale. Reato, quest'ultimo, contestato anche all'altro sanvitese G.N.

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