Abbandono dei rifiuti, pugno duro del Comune: monitoraggio nei quartieri e nei luoghi dove si registrano gli scempi. Scattano le multe

Abbandono dei rifiuti, pugno duro del Comune: monitoraggio nei quartieri e nei luoghi dove si registrano gli scempi. Scattano le multe
di Francesco TRINCHERA
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Mercoledì 31 Agosto 2022, 08:33 - Ultimo aggiornamento: 11:28

L'amministrazione comunale annuncia il pugno duro contro l'abbandono indiscriminato di rifiuti. Il Comune di Brindisi, nella giornata di lunedì, ha fatto partire un'attività quotidiana di controllo contro questo fenomeno. Nei giorni scorsi erano stati documentati diversi casi di smaltimento illegale, anche nel centro storico e la stessa azienda incaricata della raccolta dei rifiuti, Ecotecnica, aveva pubblicato diverse foto scattate in luoghi in cui sono stati effettuati degli interventi straordinari di rimozione.

Le operazioni di controllo


Un ritratto abbastanza impietoso che non ha risparmiato varie zone della città e che ancora sembra non essersi esaurito viste le diverse segnalazioni che arrivano ai canali social dell'ente di piazza Matteotti e dell'azienda. Più nel dettaglio, palazzo di città ha annunciato di aver avviato un controllo serrato per il contrasto all'abbandono dei rifiuti in tutta la città, soprattutto in tutti i quartieri e nei luoghi in cui avvengono sistematicamente gli abbandoni.

La task force per il controllo è stata affidata a  squadre miste formate da operatori di Ecotecnica e agenti della polizia locale.

 


Il piano operativo di questi team prevede di aprire i sacchetti abbandonati per rintracciare informazioni utili a risalire all'identità di chi abbandona i propri rifiuti in strada. In una sorta di bollettino dell'operato della task force, si dice che nella prima giornata sono state identificate 15 persone, incluso un residente nel comune di San Pietro. I diversi trasgressori, si fa sapere, saranno sanzionati secondo quanto previsto così come, allo stesso tempo, si procederà con la verifica della situazione Tari.

Il sindaco, Riccardo Rossi, ha ribadito come sia stato chiesto un controllo serrato e quotidiano della città perché il fenomeno dell'abbandono dei rifiuti è intollerabile e grave. Il primo cittadino ha poi aggiunto che il messaggio che vogliamo lanciare a tutti i cittadini è che devono amare e rispettare la città e che questi comportamenti non sono accettabili e saranno pesantemente sanzionati.

Al sindaco però risponde il consigliere di Forza Italia Gianluca Quarta che critica Rossi perché in pieno clima elettorale ha dato il via all'operazione nonostante oltre 4 anni di disastri nella gestione dei rifiuti, che hanno portato al crollo della differenziata dal 57 per cento (percentuale alla quale l'avevano condotta i commissari straordinari) al 40 per cento. Quarta ha aggiunto che saranno impiegate ben 3 unità di polizia locale, ovvero una in più rispetto a quanto fatto fino ad ora con risultati pressoché nulli, ricordando che il comandate Orefice nel gennaio del 2021 nel corso di una commissione parlò di una multa a settimana elevata attraverso la task force messa in campo dal sindaco.
Per il consigliere comunale azzurro i risultati sono in contrasto con quanto detto da Rossi nell'ottobre del 2020 quando «Rossi dichiarò che, attraverso una capillare campagna di contrasto agli abbandoni, la città avrebbe traguardato in 4-5 mesi il 65-70 per cento di differenziata e che se non si fosse raggiunto tale obiettivo, allora avrebbe significato che sarebbero state elevate migliaia di multe». Quarta, quindi, ritiene di dover seguire l'esempio di Lecce «dove la differenziata sfiora il 70 percento grazie una serie di accorgimenti quali l'incrocio di banche dati Tari, Monteco, anagrafe; l'analisi dei sacchetti abbandonati; gli accertamenti porta a porta nelle zone più colpite dagli abbandoni», chiamando a rapporto «gli uffici Tributi e Ambiente, che hanno consentito anche il recupero dell'evasione fiscale Tari, scovando centinaia di evasori totali». L'esponente di opposizione richiama anche i dati dell'indifferenziata in altri comuni simili a Brindisi, come Trani (75 percento), Barletta (68) ed Andria (61), mentre «siamo costretti a sorbirci l'ennesima, imbarazzante boutade elettorale, mentre i brindisini vedono la loro città sempre più sporca e la Tari sempre più salata».
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