Ricorso al Tar contro il deposito Edison: a Brindisi tutti contro Rossi. E intanto il Pd riflette sul da farsi

Un rendering del progetto del deposito costiero di Gnl Edison
Un rendering del progetto del deposito costiero di Gnl Edison
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Venerdì 4 Novembre 2022, 05:00

Mentre è oggettivo l’imbarazzo del Pd della città di Brindisi rispetto alla decisione di presentare ricorso al Tar contro il deposito costiero di Gnl Edison da parte dell’amministrazione comunale di Brindisi, una posizione ufficiale da parte del Partito Democratico provinciale ancora non c’è ed arriverà solo nelle prossime ore.

Il dibattito interno al Partito democratico

Proprio oggi, infatti, il segretario provinciale Francesco Rogoli incontrerà i segretari di circolo ed il vice sindaco del Comune di Brindizi Tiziana Brigante. «Il Pd non avalla questa decisione», aveva sostenuto nelle scorse ore il consigliere regionale democratico Fabiano Amati, criticando duramente la decisione del sindaco Riccardo Rossi.

Si trattava dunque, più che altro, di uno sprone nei confronti del suo partito, tant’è vero che Amati diceva di attendersi una presa di posizione netta da parte del circolo cittadino e del gruppo consiliare «per stigmatizzare la decisione della giunta».

Gli attacchi delle forze di opposizione

Ma Amati non è l’unico ad attaccare Rossi e la sua amministrazione per il ricorso contro il sì di ministero e Regione al deposito Edison a Costa Morena Est. Sulla stessa posizione di Amati c’è infatti il collega consigliere regionale e coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia Luigi Caroli. «Nonostante il sindaco e la giunta di Brindisi continuino con assurdi e dannosi “no”, è positivo - sostiene l’ex sindaco di Ceglie Messapica - che l’iter autorizzativo per la realizzazione di un terminal Gnl nel porto di Brindisi, su iniziativa della società Edison, prosegue celermente. Tutto questo consentirà al porto brindisino di diventare ancora più competitivo». Dopo avere ribadito la richiesta, già avanzata da Ance ad Edison, di mettere a disposizione il piano di committenza, in modo che le aziende locali possano acquisire le professionalità per partecipare ai vari appalti, Caroli conclude: «Brindisi questa volta non commetterà gli errori del passato (nonostante i “no” del sindaco Rossi) e non si accontenterà di vedere le proprie imprese relegate ad un mortificante ruolo di subappaltatori».

Il riferimento alle prossime elezioni

Molto critica con Rossi anche Forza Italia, guidata a Brindisi da Livia Antonucci, che esprime, ironicamente, vicinanza al sindaco «oramai in evidente difficoltà. Sorvoliamo sul fatto che da solo si dica che gran parte della città è con lui, quando neppure nella coalizione di centrosinistra trova più sponde favorevoli». Sul caso Edison, Rossi ha sostenuto che non fosse il consiglio comunale a doversi esprimere, dimenticando, dicono gli azzurri, «che proprio il segretario generale, su richiesta di Forza Italia si espresse in maniera inequivocabile sulla competenza dell’assise comunale proprio nella circostanza in cui la stessa maggioranza fece venir meno il numero legale sul parere in questione. Infatti, l’autorizzazione dell’impianto integra eccome la fattispecie della variante agli strumenti urbanistici vigenti». Ma Forza Italia dice di comprendere lo stato d’animo di Rossi, «nel panico perché dallo specchietto retrovisore vede sopraggiungere Roberto Fusco pronto a soffiargli la candidatura e la cerchia di elettorato composto da ultra-ambientalisti».

Le nuove accuse della Uil

E anche il sindacato, con l’ex segretario provinciale e ora componente del comitato nazionale Uil Pensionati Antonio Licchello, parla dei «danni economici ed occupazionali che la politica del “no” continua a causare alla provincia di Brindisi». Cosa accadrà, si chiede Licchello, «alle persone impossibilitate a trovare alternative alla perdita di posti di lavoro in settori produttivi essenziali per il mantenimento della qualità della vita come quello energetico, dei servizi, sanitario in continua ed inarrestabile crisi alla scadenza delle precarie attività lavorative e dei contratti di lavoro? Ci permettiamo di suggerire alla politica del “no” a prescindere di porre attenzione a questi solleciti richiami, alle difficoltà che vivono i lavoratori, i pensionati e le migliaia di persone meno abbienti».

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