I resti del soldato deportato nel campo di concentramento tornano a casa

L’urna sarà deposta nella cappella di famiglia il prossimo 4 novembre

I resti del soldato deportato nel campo di concentramento tornano a casa
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Giovedì 27 Ottobre 2022, 20:10 - Ultimo aggiornamento: 20:13

Da questa mattina le spoglie mortali del soldato Francesco Fortunato Palumbo riposano nella sua Mesagne. L’urna con le ossa del fante, deceduto a 24 anni, in un campo di concentramento tedesco 78 anni fa, adesso sono state collocate nel sacello dei caduti presente nel Comune, dove hanno ricevuto la benedizione dell’arciprete, don Gianluca Carriero.

Il prossimo 4 novembre sarà trasferito, con un corteo d’onore, nel cimitero comunale. Qui l’urna sarà deposta nella cappella della famiglia Palumbo, in cui riposeranno in pace. Le spoglie di Francesco Fortunato sono arrivate da Amburgo, in Germania, a Bari e accolte presso il Comando militare dell’esercito che ha sede nella caserma “Domenico Picca”.

La consegna

Dopo il saluto del colonnello comandante la salma è stata consegnata a una delegazione giunta da Mesagne e composta da alcuni familiari, dall’assessore alle Attività cimiteriali, Antonello Mingenti, e dal presidente dell’associazione “Combattenti e reduci”, Giovanni D’Aloisio.

A Mesagne ad accogliere il congiunto c’erano alcuni parenti. Commovente, naturalmente, l’arrivo della salma nella sua terra natìa.

«Nonostante siano trascorsi tanti decenni dalla loro morte è ancora vivo il ricordo di coloro che hanno donato la vita per la Patria. Giovani animati dal senso di amor di patria, dal senso di abnegazione che tutt’oggi contraddistinguono le nostre forze armate», ha spiegato il colonnello comandante della “Picca” nel consegnare l’urna ai familiari. L’assessore Mingenti ha tenuto a sottolineare la «gioia dell’Amministrazione comunale nell’aver condiviso con i familiare l’intero iter burocratico e logistico al fine di far rientrare in Patria la salma di Francesco Fortunato».

L’arciprete don Gianluca Carriero ha ricordato che dietro ai nomi che si leggono sulle lapidi cimiteriali dei caduti in guerra «ci sono storie, sofferenze, lacrime, sacrifici che noi non riusciamo a vedere per quanto ci sforziamo. Nomi che sono manifestazioni di persone, soprattutto giovani, che hanno accolto e portato avanti un progetto. Pertanto, accogliere questi resti mortali ci invita a portare avanti gesti di pace, sempre».

La storia

Francesco Fortunato Palumbo fu fatto prigioniero dai tedeschi sul fronte greco-albanese ed internato in Germania nello Stalag XI B di Fallingbostel. Trasferito a Bergen Belsen morì per malattia il 6 settembre 1944. Oltre al Palumbo in Germania sono sepolti ancora Francesco Altavilla, nato a Mesagne l’11 aprile 1923 e deceduto il 21 luglio 1944 a soli 21 anni. È sepolto a Francoforte sul Meno; Carmelo Caramia, nato a Mesagne il 16 luglio 1914, deceduto il 2 febbraio 1945 a 31 anni. È sepolto a Francoforte sul Meno (Germania); Angelo Raffaele Dello Monaco, nato a Mesagne il 27 aprile 1923, deceduto il 14 gennaio 1945 a Krautscheid (Romania-Palatinato) a 22 anni, attualmente sepolto a Francoforte sul Meno (Germania). Tutte le salme si trovano nel cimitero militare italiano d’onore. Il prossimo appuntamento con la storia è il 4 novembre giornata in cui si commemorano tutti i caduti in guerra.

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