Rapina al distributore: due arresti

La pistola scacciacani sequestrata
La pistola scacciacani sequestrata
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Martedì 17 Aprile 2018, 05:30 - Ultimo aggiornamento: 16:33
OSTUNI - Sono stati scoperti nel loro covo, mentre dividevano il bottino: in carcere con le accuse di rapina e ricettazione due ostunesi, Pietro Apruzzi 44enne, già noto alle forze dell’ordine, e Torquato Solidoro, 20 anni, incensurato.
Per il più giovane dei due, ieri, il gip, nell’udienza di convalida ha accolto la richiesta del suo legale, l’avvocato Vito Cellie, disponendo gli arresti domiciliari. Apruzzi e Solidoro sono stati riconosciuti come gli autori della rapina commessa venerdì sera in un distributore di benzina sulla provinciale Ostuni- Villanova. Con una pistola scacciacani avrebbero intimato al benzinaio la consegna del denaro, circa 250 euro, per poi scappare a bordo di una Fiat Uno rubata nel primo pomeriggio dei pressi della chiesa dell’Annunziata nel centro di Ostuni. Il piano di Apruzzi e Solidoro - secondo quanto accertato dagli investigatori - prevedeva l’abbandono dell’utilitaria in via Tenente Specchia e poi il rifugio, ipotizzato sicuro, in un’altra abitazione della zona ottocentesca della Città bianca. Ma quando è giunta la segnalazione della rapina al commissariato di Ostuni, i poliziotti, coordinati dal vicequestore aggiunto Gianni Albano, hanno impiegato pochi minuti a ricostruire l’intera dinamica ed a avanzare le prime ipotesi sugli autori.
 
E così più operatori del commissariato hanno attivato un sistema di controllo per chiudere in fretta il cerchio sulla rapina: alcuni poliziotti si sono recati subito in via Tenente Specchia, immaginando di ritrovare l’auto, cosa realmente avvenuta.
Altri recuperando le immagini di alcune telecamere posizionate lungo il tragitto della fuga, si sono diretti in un’abitazione ritenuta, quale probabile nascondiglio. Ed anche questo dettaglio investigativo, frutto della conoscenza del territorio e di accertamenti già svolti dai poliziotti della Città bianca, si è rivelato esatto, ed ha permesso di ritrovare Solidoro e Apruzzi, pronti a disfarsi degli indumenti utilizzati poco prima.
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