Pronto all'intervento il Genio Guastatori L'obiettivo è il trasferimento in una cava

Pronto all'intervento il Genio Guastatori L'obiettivo è il trasferimento in una cava
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Giovedì 7 Novembre 2019, 10:29 - Ultimo aggiornamento: 10:34
L'evacuazione di 50mila persone ed il blocco del traffico aereo, ferroviario e stradale. Questo è quanto prevede il piano messo a punto dagli artificieri della Brigata meccanizzata Pinerolo 11esimo reggimento Genio Guastatori che in questi giorni si sta occupando dell'ordigno bellico rinvenuto sabato scorso davanti al MaxiCinema Andromeda.

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Saranno loro a dover disinnescare la bomba ed a blindarla affinché possa poi essere trasportata in tutta sicurezza in una cava nelle campagne di Carovigno dove verrà fatta brillare. Il piano è piuttosto complesso ma resta la conditio sine qua non affinché si possa operare contenendo i rischi e limitando i pericoli per la popolazione. L'ordigno, rinvenuto durante i lavori di scavo per l'ampliamento della Multisala, contiene 100 chili di esplosivo: stando alla relazione degli esperti si tratta di una bomba d'aereo modello Mk V Sap da 500 libbre di nazionalità inglese. Per questo motivo, visto il potenziale, gli artificieri hanno presentato una valutazione del rischio molto attenta e scrupolosa.
Nell'eventualità in cui dovesse esplodere è necessario che tutte le persone si trovino al di fuori del raggio di propagazione dell'onda di sovrappressione e dell'effetto di frammentazione primaria e secondaria. Questo vuol dire che il piano di evacuazione deve incidere su un raggio di 1.607 metri. Nessuno dovrà essere presente se non il personale addetto alle operazioni di disinnesco. In pratica due terzi della città saranno isolati, tanto prevede il protocollo che in nessun caso è in discussione.
Al fine di rendere sicura l'area sarà interrotto anche il traffico aereo con l'interdizione totale del volo di 1.244 metri nella zona di rimozione e di 400 metri nell'area di bonifica finale. Gli uomini del Genio Guastatori hanno chiesto l'ausilio dei vigili del fuoco e dei loro mezzi di soccorso, questi avranno anche il compito di assicurarsi della completa evacuazione. Le abitazioni e qualsiasi altro immobile nel raggio di rischio dovranno essere lasciati con le finestre aperte, al fine di scongiurare che l'onda di sovrappressione o l'effetto della frammentazione possa causare danni.
Ovviamente bisognerà allestire una zona di pronto intervento con i mezzi di soccorso, ambulanze con personale medico a bordo in grado di operare interventi di soccorso di tipo avanzato. Sarà disponibile anche un Incident Control Point dei funzionari delegati delle istituzioni e delle forze dell'ordine, vigili del fuoco, Croce Rossa e Comune di Brindisi. L'assistenza dovrà essere garantita anche nelle fasi di trasporto, nello specifico durante tutto il tragitto che porterà la bomba sino alla cava in quel di Carovigno dove sarà fatta brillare. Le procedure esposte dai militari che andranno ad operare sull'ordigno prendono in considerazione, quindi, anche l'eventualità che questo possa brillare sul posto.
Durante i lavori di scavo, lo hanno riferito gli artificieri, pare che la pala meccanica abbia toccato l'innesco. Se l'impatto fosse stato più forte, ci sarebbe stato il serio rischio che esplodesse. Così, la tipologia dell'ordigno e la posizione in cui si trova, inserito nel terreno, complicano di molto qualsiasi operazione. I rischi sono tanti e nessuno può assumersi una responsabilità così grande.
Da alcuni giorni in Prefettura è stata costituita una sorta di cabina di regia che quotidianamente si aggiornerà sul da farsi. Difficile al momento prevedere entro quanto tempo si metterà mano alle operazioni di disinnesco visto il protocollo da seguire.
L.Pez.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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