Marina di Brindisi, hub dei superyacht

Il Marina di Brindisi
Il Marina di Brindisi
di Francesco TRINCHERA
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Lunedì 16 Gennaio 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 04:53

Un volto nuovo per il “Marina” di Brindisi che ben presto sarà capace di ospitare yacht sino a 70 metri. Il progetto è stato presentato sabato mattina nel complesso di via Dardanelli, alla presenza del presidente del Marina Claudio Gorelli, che ha parlato di come la struttura sia “parte dell’economia brindisina”.  In senso più ampio, comunque, si sta portando avanti l’intenzione di creare un vero e proprio hub a Brindisi per yacht di grandi dimensioni. L’amministratore delegato del Marina, Dario Montanaro, ha fornito i dettagli su come si interverrà , a partire dalle ulteriori concessioni, per far attraccare gli scafi di grandi dimensioni. Un punto di partenza, il servizio di concierge (assistenza agli equipaggi), già attivo da due anni, in particolar modo nell’entroterra e che ora vedrà un’aggiunta.

Accoglienza degli equipaggi

«A parte i servizi tecnici e infrastrutturali – ha commentato Montanaro – ci saranno degli spazi riservati agli equipaggi di queste imbarcazioni, che speriamo di poter convincere a rimanere anche durante l’inverno».

L’idea è quella di dedicare l’area del pontile fisso ad una parte attrezzata per il personale di bordo (generalmente tra 4 ed 11 persone), con il conseguente spostamento della zona dedicata alle associazioni sportive a nord, verso la diga di Punta Riso. «Contemporaneamente – ha aggiunto Montanaro – stiamo destinando lì alcuni locali, che non erano particolarmente usati, all’accoglienza delle stesse associazioni, con la realizzazione di una palestra e contiamo per l’anno prossimo di attrezzare un roof garden per sfruttare al meglio anche il primo piano». 

Piazzetta per le attività commerciali

L’idea, quindi, è quella di destinare la piazzetta alle attività commerciali, sia food che di altro tipo, in modo tale «che possa riprendere la sua destinazione originale e sia utilizzata sia dai diportisti che dai brindisini che nel weekend frequentano il porticciolo». Il tutto nell’ottica di una crescita che c’è stata nella struttura nonostante il Covid. 
In tema di nautica da diporto, il presidente del Distretto nautico di Puglia, Giuseppe Danese ha evidenziato come il traffico stia cambiando: «Nei nostri porti pugliesi e nei nostri Marina – ha detto – durante l’estate ci sono state numerose presenze e con il tempo anche in inverno abbiamo delle imbarcazioni di grosse dimensioni che sostano nei nostri porti e si preparano per la stagione successiva». Per questo, l’idea lanciata da Danese è quella di creare una sorta di hub per questo tipo di traffico, «là dove nel mercato nautico c’è carenza di questo tipo di “garage”, chiamiamoli così, per questo tipo di imbarcazioni. Per questo, se d’estate ci facciamo conoscere, è tutto un lavoro che si innesca e vale anche per l’inverno». 

Il presidente del Distretto nautico, ha elencato poi una serie di servizi utili, da quello per un’alimentazione adeguata della barca alla security idonea, per il valore molto elevato dello scafo, così come altri già destinati a yacht più piccoli ma che richiedono un innalzamento del livello qualitativo, anche attraverso il lavoro degli agenti marittimi. 
«Il distretto – ha continuato Danese – sta iniziando a preparare una formazione per gli operatori, sia per la preparazione degli imprenditori che per la ricerca di professionisti che devono lavorare attorno a questo tipo di business». Più in generale, Danese ha spiegato che c’è una sinergia tra i diversi attori in campo, collegando il diporto anche con i classici servizi turistici a terra. «Chi prima si attrezza – ha rilevato – meglio darà il servizio, tenendo conto che ad esempio nel Montenegro c’è un investimento governativo di milioni di euro per potenziare il turismo e la cantieristica dedicato ai superyacht». 

«Alta capacità di spesa»

Uno dei “partner” di quest’attività è il Comune. «Parliamo di un turismo di alto livello – ha sottolineato l’assessore al Marketing Territoriale, Emma Taveri – non solo presso i porti o i Marina ma che porta in città anche un indotto importante». Taveri ha sottolineato come questo tipo di turismo interessa a Brindisi, perché può far bene alla città «considerando che si tratta di una domanda con alta capacità di spesa». 
L’attività di Palazzo di Città sarà soprattutto quella di promozione nei principali eventi di settore, guardando anche ai servizi ed agli investimenti degli operatori. «Con i soggetti coinvolti stiamo immaginando – ha poi spiegato – un protocollo di intesa per delle attività che, di comune accordo, possano supportare il diportismo di questo tipo, anche nell’ottica di attrarre investimenti, ad esempio con il tema delle Zes comunicando Brindisi come hub che può accogliere delle imprese». 

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