Processo per i superpremi, l'avvocato si distrae e l'Authority esclusa da parte civile

Processo per i superpremi, l'avvocato si distrae e l'Authority esclusa da parte civile
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Martedì 12 Gennaio 2016, 09:32
BRINDISI - Una costituzione di parte civile “tardiva”. Cinque minuti di ritardo sono bastati per vanificare in un secondo la presenza dell'Autorità portuale di Brindisi nell'aula di giustizia in cui è iniziato il processo a carico di due ex manager, accusati di truffa e peculato per essersi appropriati di indennità “gonfiate”. È così che l'ente, assistito dall'Avvocatura dello Stato, è stato escluso e non potrà battere cassa per rivendicare un risarcimento del danno.
Il legale era presente in aula. Seduto come da copione alle spalle dell'accusa. Ha risposto all'appello, ma c'è stato poi un corto circuito. Quando è intervenuto l'avvocato era già stato dato il via al dibattimento. Non c'era più tempo per le questioni preliminari. Ammesse le prove, non è sfuggito alle difese dei due imputati, e in particolare all'avvocato Giuliano Calabrese che fa parte del collegio difensivo con gli avvocati Gianvito Lillo e Bina Valentini, di rimarcare che il tempo era scaduto.
Il Tribunale in composizione collegiale (presidente Cucchiara, a latere Orazio e Almiento) non ha potuto far altro che prenderne atto accogliendo l'opposizione. Esclusa l'Autorità portuale che alla prima udienza del giudizio aveva inteso sanare un difetto di notifica che non le aveva consentito di presentarsi all'udienza preliminare. Nel processo non ci saranno parti civili.
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